Maglia azzurra per Giada Martinoli: la varesina correrà gli Europei di mountain bike
Classe 2006, tesserata per la Ju Green di Gorla Minore, la biker fa parte della cinquina azzurra impegnata nella categoria juniores. Appuntamento ad Anadia in Portogallo
Dal verde all’azzurro. Giada Martinoli, varesina di classe 2006 tesserata per la Ju Green di Gorla Minore, è stata ufficialmente convocata in Nazionale per i prossimo Campionati Europei di mountain bike che si disputeranno sulle strade sterrate di Anadia, città nel centro-nord del Portogallo.
Martinoli sta attraversando una stagione molto interessante e per questo motivo è da tempo sul taccuino di Mirko Celestino, l’ex corridore professionista (ha vinto il Lombardia nel ’99 e la Tre Valli nel 2001) che oggi è commissario tecnico della nazionale MTB. Giada aveva già brillato all’esordio in maglia azzurra alle recenti UCI Junior Series di La Thuile (QUI l’articolo) meritandosi così la chiamata “europea”.
Nel 2023 l’atleta varesina ha colto due vittorie al Gran Prix d’Inverno a Torre de’ Cajetani (Frosinone), una a Pergine Valsugana valida per l’Italia Bike Cup e nella terza e quarta prova della Argovia Vittoria-Fischer Cup in Svizzera (a Capriasca e Biasca). Al di là dei risultati, Martinoli ha avuto anche una ottima costanza di rendimento e ha mostrato una condizione in crescendo.
La rassegna di Anadia prenderà il via giovedì 6 luglio per terminare domenica 9; la gara juniores è prevista per sabato 8. Oltre a Martinoli l’Italia sarà al via con Marika Celestino, Valentina Corvi, Elisa Lanfranchi e Giulia Ronaldoni. In tutto sono 16 i convocati e le convocate (tra juniores e under 23) che partiranno per il Portogallo con la delegazione azzurra.
«Mi sto impegnando molto in questi mesi e da quando ho iniziato a raccogliere buoni risultati ho anche acquisito maggiore sicurezza e più morale, che spero di poter
mettere in campo anche ad Anadia” – racconta Giada Martinoli – sarà la prima volta in una competizione di così alto livello internazionale e sono consapevole di dover imparare ancora molto. Spero di poter ricambiare nel migliore dei modi la fiducia che la nazionale mi ha offerto, dando il massimo in gara. Tengo a fare bene per la nazionale italiana, per la Ju Green e per tutte le persone che in questi anni mi hanno consentito di crescere tecnicamente e migliorare, come Mattia Pollini, il mio
preparatore, e Stefano Frontini, il mio direttore sportivo».
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