“Non ho mai abusato di mia moglie”, a Varese l’imputato di difende

In aula le intemperanze continue, i commenti sopra le righe, specialmente con la persona offesa – la ex moglie – che continuamente veniva presa di mira dallo stesso imputato. Poi nell’ultima udienza al momento di rendere testimonianza, l’imputato ha detto la sua in un processo che lo vede alla sbarra per maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale nei riguardi della donna con la quale stava. Un crescendo di episodi raccontati dall’uomo che ha negato ogni addebito, specificando di amare ancora l’ex consorte «ma quella che avevo conosciuto anni fa, non la persona diventata ora».

È una storia che si riassume nella passione per la coppia per i viaggi e l’approccio per la vita legato all’uso di stupefacenti che ha segnato profondamente l’imputato con una tossicodipendenza sopratutto da eroina. «Tutto è nato da quando siamo stati in viaggio in India, siamo rientrati in Italia e lei (la moglie, parte offesa ndr) ha cominciato a giocarsi tutto alle macchinette, ogni bar era il pretesto per entrare e giocare. È diventata vittima di gioco patologico. Sì, abbiamo litigato, ma in tutto saranno stati quattro bisticci nel giro di diversi anni di convivenza. E non l’ho mai picchiata, nè ho mai abusato di lei». I fatti contestati si sarebbero verificati in un paese della Valganna. In aula verranno sentiti altri due testimoni nella prossima udienza prevista per il 6 luglio alle 14, quando arriverà anche la decisione del Collegio dinanzi al quale il processo viene discusso.