Rievocazione storica della Battaglia di Magenta: un omaggio ai caduti e alla storia dell’Unità d’Italia
I rievocatori, le bande e l'intera rappresentazione erano state fermate per troppo tempo e neanche le gocce di pioggia cadute in mattinata sono riuscite a rovinare la festa. Il 4 giugno è un giorno sacro per i magentini
I cittadini di Magenta attendevano con ansia il ritorno della rievocazione storica della Battaglia. I rievocatori, le bande e l’intera rappresentazione erano state fermate per troppo tempo e neanche le gocce di pioggia cadute in mattinata sono riuscite a rovinare la festa. Il 4 giugno è un giorno sacro per i magentini, che assistono al corteo fino all’Ossario per la santa messa celebrata da don Giuseppe Marinoni. Non si tratta solo della celebrazione di un evento bellico, ma anche del doveroso omaggio a coloro che persero la vita quel giorno e i cui resti riposano nell’Ossario. La Battaglia di Magenta è un evento di importanza nazionale e per l’occasione, domenica è arrivato anche il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. (foto e video di Francesco Miseo)
«Desidero esprimere un doveroso ringraziamento al Sindaco di Magenta, Luca Del Gobbo, e al presidente della Pro loco, Pietro Pierrettori – ha dichiarato Fontana -. La presenza di così tante persone è il segno di una comunità che guarda al futuro, ma che tiene saldamente radicati i suoi valori del passato. Oggi ricordiamo un momento che ha dato vita ai germogli dell’Unità del nostro Paese e successivamente dell’Unione Europea. Dobbiamo essere grati a coloro che hanno gettato le basi del nostro futuro». Erano presenti anche numerosi sindaci della zona, insieme ai consiglieri regionali Christian Garavaglia e Silvia Scurati, e agli onorevoli Alessandro Colucci, Umberto Maerna e al senatore Massimo Garavaglia.
«Oggi ricordiamo una tappa fondamentale dell’Unità d’Italia – ha sottolineato Del Gobbo -. Senza i ponti sul Naviglio e sul Ticino, forse avremmo scritto un’altra storia. Il 2 giugno abbiamo festeggiato i 77 anni della Repubblica, ma l’Italia è nata qui, nella nostra città di Magenta». Nel pomeriggio, nel parco di Villa Naj, una folla numerosa ha assistito alla rievocazione storica narrata da Pierrettori.
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