Centro degli sport del ghiaccio a Varese, un’idea che stuzzica

La città si candida, con le cautele del caso, a ospitare una struttura federale. Qui tradizione, vivai, logistica e vicinanza con il "mercato" svizzero. Ma in lizza c'è anche Como

Luci, colori e spettacolo per l'inaugurazione dell'Acinque Ice Arena di Varese

La consueta riunione tra le società che utilizzano il palaghiaccio a Varese, che si è tenuta giovedì sera all’Acinque Ice Arena, è servita a fare il punto sulle ore ghiaccio per la prossima stagione agonistica. Una circostanza che mette di fronte, come sempre, al sovraffollamento di quella che è l’unica struttura in provincia di questo genere, ma anche una delle pochissime attive in Lombardia e un po’ in tutto il Nord-Ovest.

Il rinnovato PalAlbani fatica, infatti, a contenere le necessità dei club di hockey, sledge, pattinaggio e curling basati a Varese, e non è un caso se proprio in quella sede si è accennato a parlare di un “piano” che, se dovesse svilupparsi e andare in porto, cambierebbe in maniera notevole l’orizzonte. Parliamo dell’ipotesi di portare – anzi di costruire – un centro federale degli sport del ghiaccio nella Città Giardino, un’opera che la Lombardia vuole ospitare nel futuro prossimo e che potrebbe interessarci da vicino.

La questione non è semplice: inizialmente il centro sembrava destinato a Como (mentre l’ipotesi Milano pare tramontata) ma di recente, anche per iniziativa del ministro Giancarlo Giorgetti, Varese si è fatta avanti lavorando sottotraccia ma, intanto, ragionando su quello che potrebbe essere. Sul tavolo la nostra città può calare numerose carte pesanti: la tradizione sportiva (l’hockey vanta due scudetti e l’unico trofeo internazionale vinto da un club italiano), la vivacità dei club locali, la vicinanza con Malpensa, numeri importanti a livello di vivai e la vicinanza alla Svizzera. Anche oltreconfine infatti, c’è necessità di ricavare spazi sul ghiaccio visti i tanti praticanti: per molti espatriare non sarebbe un ostacolo.

Le società varesine non sono per il momento state coinvolte direttamente ma è chiaro che a tutte farebbe piacere avere in città (o alle sue porte) una struttura composta da più piste ghiacciate affiancate da un paio di “corsie” per il curling, di spogliatoi e servizi di contorno. Una cittadella capace di generare indotto e di diventare la capitale del ghiaccio del Nord Ovest. Al momento non è stata individuata un’area definitiva: si è parlato delle “Fontanelle” (proprietà provinciale, con tre comuni – Varese, Malnate, Vedano – coinvolti) ma è appena un’ipotesi anche perché la zona non pare così attrattiva.

Al vaglio ce ne sono diverse altre ai margini del capoluogo, con l’idea di creare – se il progetto andasse in porto – una rete di trasporto integrato ad hoc, evitando “spargimenti di parcheggi” eccessivi. «Ma questo discorso si può affrontare senza generare attriti – spiega Davide Quilici, presidente del Curling Varese e uno dei dirigenti che hanno preso parte alla riunione tra società – La cosa più importante è che ci sia coesione tra le nostre realtà, ma mi pare di poter dire che un piano del genere interessi a tutti».

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 15 Luglio 2023
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