Il Parco del Ticino rinvia la decisione sul “superparco” per la tutela della brughiera di Malpensa
La Comunità del Parco doveva esaminare la proposta di Sito d'Importanza Comunitaria, forma di tutela più stringente sull'area vicino a Malpensa. Ma i Comuni si sono divisi, più dal punto di vista territorile che politico. Cassani (Gallarate): "La maggioranza vuole rivedere il SIC". Allevi di Turbigo: "Si è fatto finta di volere approfondimenti"
Il Parco del Ticino rinvia il passaggio per la creazione del SIC delle Brughiere, il Sito d’Importanza Comunitaria per tutelare – in modo più stringente – le aree naturali intorno all’aeroporto di Malpensa.
Un rinvio che sa di bocciatura: «La maggioranza dei Comuni non vuole impostare il sic prima di fare valutazioni più complete» dice il sindaco di Gallarate, Andrea Cassani, a capo della posizione ostile al SIC. «Si è fatto finta di dover avere approfondimenti» dice invece Fabrizio Allevi, primo cittadino di Turbigo.
Allevi e Cassani guidano entrambi giunte di centrodestra, ma hanno posizioni divergenti. E questo perché la divisione tra gli enti locali soci del Parco è più territoriale che politica: da un lato i Comuni (e le Province) di Varese e Pavia ampiamente contrari al SIC, dall’altra i Comuni del Milanese che invece volevano andare avanti, spalleggiati anche dalla Città Metropolitana.
Con che equilibri? «Due terzi dei Comuni si sono espressi per il rinvio dell’ordine del giorno» sintetizza Cassani, che insieme al sindaco di Vigevano ha perorato davanti agli altri sindaci la causa del posticipo del “superparco”.
La questione sostanziale riguarda il rapporto con Malpensa: il SIC andrebbe a tutelare il territorio intorno allo scalo, che comprende anche quella porzione appena a Sud delle piste dove è prevista l’espansione del cargo ipotizzata da Enac e Sea e che è stata stoppata dalla Commissione VIA del Ministero dell’Ambiente. Una decisione che ora il ministro Giorgetti vorrebbe rivedere, bypassando la bocciatura e procedendo comunque con l’espansione di Malpensa.
Cassani, Gallarate: “La maggioranza dei Comuni capisce le ragioni dello svilippo”
Di qui la spinta – guidata appunto dai sindaci di Gallarate e Vigevano – per “congelare” il SIC, che sarebbe una ulteriore tutela.
al momento del voto sulla presa d’atto della valenza ecosistema delle brughiere di Malpensa e Lonate, che prevedeva di “sostenere l’istituzione del SIC”, si formata una maggioranza ostile al nuovo “superparco”.
«La provincia di Varese e la provincia di Pavia sono ampiamente a favore del rinvio e non sono d’accordo sul SIC, mentre l’area del Milanese sono più propensi, tranne alcuni come Magenta e Abbiategrasso». All’opposto se tra i Comuni del Varesotto i più erano per il rinvio, altri si sono astenuti, dubbiosi sul rinvio (astenuti Vergiate e Sesto Calende, peraltro di “colore politico” diverso).
Cassani vede nella maggioranza il sostegno ad una posizione aperta alle esigenze di Malpensa:«Qui in provincia [di Varese] evidentemente capiamo la necessità di uno sviluppo sensato, anche alla luce all’impatto economico positivo, come ricorda oggi anche un intervento dell’ad di Sea Brunini. Noi Comuni proviamo a fare la nostra parte, poi aspettiamo l’intervento del governo sulla dichiarazione d’interesse nazionale» conclude Cassani. Che sottolinea che l’espansione di 44 ettari è prevista su «un decimo del futuro SIC».
La grafica creata da Cassani per mostrare l’incidenza dell’area di espansione di Malpensa rispetto all’intero territorio di brughieraAllevi, Turbigo, vuole proseguire: “Un lungo percorso con ragioni valide”
Lettura completamente diversa invece arriva dal territorio del Castanese, la parte di provincia di Milano che è più ridosso dell’aeroporto.
Il sindaco di Turbigo Allevi riconosce che quella emersa alla Comunità del Parco «è una divisione in parte politica, ma in parte territoriale», con il Milanese che appunto in gran parte si è schierato contro il rinvio.
«Da assessore all’ambiente e poi da sindaco ho sempre seguito questo argomento, siamo l’unico Comune con una commissione su Malpensa e depuratore» premette Allevi. Già da anni peroriamo la causa del SIC: abbiamo sempre ragionato, insieme con il presidente Beltrami, per creare una certa compattezza sui temi ambientali».
Nel caso specifico il progetto del Sito Comunitario è stato studiato e sostenuto nel tempo e secondo Allevi è maturo. Il Castanese compatto si è mobilitato contro l’ampliamento dell’aeroporto: «Questo tipo di espansione rischierebbe di esporre a infrazioni e probabilmente per questo è stata fermata in diversi momenti».
Sul rinvio Turbigo si è mosso insieme a Cuggiono, Vanzaghello, Bernate, Buscate, Castano Primo, Robecchetto con Induno, Nosate, paesi che hanno amministrazioni di centrodestra e di centrosinistra ma che hanno condiviso questo passo così come la contrarietà al Masterplan Malpensa.
Allevi fa anche un ragionamento in parte polemico, di fronte al voto di enti locali lontani dal territorio di Malpensa: «In passato mi sono trovato a votare provvedimenti che riguardavano il territorio del Pavese, aree che erano estranee e su cui ho approfondito e ho votato dopo che avevamo condiviso la posizione. Mi aspettavo un ragionamento simile anche in questo caso».
Se i Comuni del Castanese hanno una posizione favorevole al SIC, va invece notato che i Comuni del Varesotto riuniti nel Cuv (il consorzio dei Comuni intorno a Malpensa, oggi guidato da Lonate Pozzolo) hanno votato a favore del rinvio, in parte anche nella convinzione che l’attuale parere della Commissione VIA esprima una linea di tutela.
Che però è quella che Giorgetti vorrebbe appunto bypassare.
Piccolo paradosso: favorevole al SIC è anche la posizione di Città Metropolitana di Milano, l’ex provincia in cui il Comune di Milano ha un peso – ovviamente – consistente. Con il risultato che da un lato il Comune guidato da Sala sostiene una posizione “difensiva”, dall’altra – come socio di Sea – sostiene invece l’intervento di espansione di Malpensa.
Si dovrà vedere, a questo punto, come si consolideranno i rapporti di forza. A meno che il rinvio non sia – nei fatti – già una bocciatura.
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