La sicurezza dei bambini trasportati in bici: carrelli o seggiolini?
Validi anche per i genitori italiani i consigli dello svizzero Upi per la sicurezza del trasporto dei bambini in bicicletta, dal casco alle caratteristiche dei supporti
Trasportati in bici sin da piccoli da mamma e papà, i bambini provano l’emozione del «vento in faccia» e sviluppano la passione per la bicicletta. Bellissimo, sia nelle escursioni che per piccoli spostamenti urbani come andare al parco o all’asilo, ma anche il trasporto in bicicletta va fatto con attenzione soprattutto su strada, a partire dalla scelta del supporto più adatto.
Ad esempio, quali caratteristiche devono avere i seggiolini per il trasporto sicuro dei bambini in bicicletta? Ci si può fidare dei carrelli?
Per rispondere a queste domanda l’Upi (Ufficio svizzero per la prevenzione degli infortuni) ha messo a punto un video che chiarisce ai genitori (anche italiani) come organizzarsi per il trasporto dei bambini in bicicletta in tutta sicurezza.
Casco sempre in testa
A prescindere dal tipo di trasporto, sia il bambino sia il conducente dovrebbero indossare il casco, per prevenire lesioni gravi alla testa.
Altrettanto importante è che il trasporto sia dotato di una cintura di sicurezza certificata per ogni bambino trasportato e che sia assicurato in modo da impedire che durante il viaggio i bambini tocchino con le mani e con i piedi le ruote o i raggi.
3 caratteristiche per la bicicletta del genitore
Che si scelga una bicicletta normale, elettrica o a pedalata assistita, l’importante è che questa sia stabile, dotata di freni ben funzionanti e di un poggiapiedi doppio. Senza mai dimenticare di guidare con prudenza e cautela.
Il carrello è il trasporto più sicuro: perché?
Nel carrello portabimbo il piccolo viaggia più sicuro che sul seggiolino perché «in caso d’incidente il bambino non cade dall’alto sulla strada – spiega Roland Grädel, specialista UPI per la sicurezza dei prodotti – Nella maggior parte degli incidenti da collisione il carrello non si ribalta, ma viene spostato di lato».
Per scegliere il carrello, oltre alla qualità della cintura, bisogna prestare attenzione alla posizione della seduta e che abbia un sufficiente spazio libero attorno alla testa. Importantissima anche la solidità del carrello, compresa quella del montante.
Il carrello portabimbi dovrebbe riportare le indicazioni sul produttore e sulla conformità con la norma EN 15918. Una bandierina e una luce posteriore rossa non lampeggiante migliorano la visibilità.
Il seggiolino: posteriore o montato sul manubrio?
Se per motivi di costo, di praticità o di spazio la scelta cade su un seggiolino per bici, è importante assicurarsi che la seduta sia munita di cinture a bretelle regolabili nonché di poggiapiedi con cinturini di fissaggio regolabili. Un buon prodotto è omologato EN 14344 e dotato di uno schienale di almeno 40 cm.
Inoltre, l’UPI raccomanda di utilizzare seggiolini che vanno fissati dietro al veicolo. Con un seggiolino fissato davanti il conducente viene distratto più facilmente.
Bici da carico come alternativa
In alternativa, per il trasporto dei bambini possono essere usate le bici da carico o le bici da carico elettriche, non molto diffuse per la verità. L’importante è scegliere un modello che per ogni bambino trasportato disponga di una seduta con cintura di sicurezza certificata (a 3 o a 5 punti). La navicella dev’essere stabile e solida. Inoltre, va fissata in modo che i bambini non tocchino con le mani o i piedi né la strada né parti mobili della bici, soprattutto ruote e raggi. A causa del rischio di ribaltamento l’UPI consiglia inoltre i modelli a tre in luogo di due ruote.
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