L’opposizione di Azzate all’attacco: “Parlateci degli aperitivi al Belvedere e del fast food al confine con Buguggiate”
Le minoranze hanno organizzato un incontro pubblico giovedì 20 alle 21.00 alle Acli per spiegare ai cittadini le tre interrogazioni presentate nei giorni scorsi
Tre interrogazioni per trattare tre “temi caldi” usciti nei primi mesi della giunta Simone. Li ha presentati “Progetto Comune”, il gruppo di minoranza formato dall’ex sindaco Gianmario Bernasconi, Simona Barbarito, Paola Bertaglia, Emanuele Rampi.
Gli argomenti sono di interesse collettivo e così i quattro consiglieri dell’opposizione hanno pensato di organizzare un incontro pubblico giovedì 20 alle 21.00 alle Acli per discuterne con i cittadini interessati ed esporre il proprio punto prima del consiglio comunale che si terrà a fine luglio.
Le tre interrogazioni: “Alienazione proprietà privata”
La prima interrogazione riguarda il tema dell’area di proprietà del Comune di Azzate per la cui alienazione a favore del Comune di Buguggiate si è già votato nell’ultimo consiglio comunale del 22 giugno (qui l’articolo). “La maggioranza, capitanata dal sindaco Raffaele Simone, ha deliberato di accettare la proposta di acquisto della suddetta area al prezzo complessivo di “ben” euro 4.500,00 – si legge in un comunicato diffuso da Progetto Comune– . Ma in consiglio comunale è emersa la questione della destinazione d’uso di quel terreno che forse diventerà un centro commerciale, o forse un fast food, o chissà che altro; nessuno pare saperlo. Noi consiglieri di Progetto Comune riteniamo sia quanto meno doveroso per l’amministrazione comunale, informarsi su quale attività si andrà a insediare sull’area così vicina al cuore pulsante delle attività commerciali del nostro paese. Chiediamo quindi di chi sia oggi la proprietà dei mappali confinanti con la proprietà del Comune di Azzate oggetto di alienazione, se sia stata oggetto di trasferimento del diritto di proprietà, se sia stato effettuato uno studio viario per l’analisi dell’impatto del nuovo insediamento sulla SP17, se siano state valutate le emissioni del rumore prodotte dalle attività commerciali future”.
“Parità di genere: composizione della giunta comunale”
La seconda interrogazione riguarda il rispetto della parità di genere nella composizione della giunta comunale, “che è attualmente composta da quattro membri di genere maschile e un solo membro di genere femminile. Facciamo presente che la Legge n.56 del 2014, (cd. ‘legge Delrio’) art. 1, comma 137, recita che “Nelle Giunte dei Comuni con popolazione superiore a 3.000 abitanti, nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura inferiore al 40% con arrotondamento aritmetico”. Riteniamo che suddetta Legge contribuisca a superare gli squilibri storici nella rappresentanza politica, a promuovere politiche di genere più inclusive e sensibili alle problematiche delle donne; e soprattutto, che il rispetto della parità di genere garantisca una maggiore diversità di prospettive ed esperienze, quindi un miglior modo di amministrare. Troviamo riferimenti in tal senso anche nella Costituzione della Repubblica Italiana, nel TUEL, nel Codice delle pari opportunità tra uomo e donna e nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea. Si potrebbe obiettare che il Sindaco, nel comporre la Giunta, aveva poco da scegliere, visto che dalla consultazione elettorale del 15 maggio erano risultati eletti, fra i banchi della maggioranza, otto uomini e una sola donna. Ma ci viene in soccorso lo Statuto Comunale che, in modo lungimirante, prevede che, nella composizione della Giunta, il Sindaco possa individuare anche una figura, di sua fiducia, esterna al Consiglio Comunale. Chiediamo quindi se il Sindaco abbia esperito un tentativo volto a individuare un Assessore di sua fiducia di genere femminile, all’esterno del Consiglio Comunale, così da garantire il rispetto del dettato normativo e, se non l’avesse ancora fatto, se sia, magari, sua intenzione farlo, prima o poi”.
“Bando Belvedere”
La terza interrogazione riguarda il nuovo “bando Belvedere”, ovvero il servizio di aperitivi che da qualche anno è presente in Piazza Ghiringhelli durante la bella stagione. “Recentemente la nuova amministrazione ha revocato il bando pubblicato dall’amministrazione uscente e ne ha proposto uno nuovo con una serie di nuove condizioni – si legge ancora nel comunicato- . Le postazioni sono state ridotte da due a una e il vincitore dovrà sostenere il costo di un bagno chimico, versare 1.000 euro per la pulizia straordinaria della piazza e impiegare personale formato per garantire la fluidità del traffico. Tra le altre cose chiediamo se gli operatori partecipanti al bando siano stati informati per le vie brevi della revoca del bando, prima della comunicazione ufficiale dell’8 giugno, dato che erano in attesa di sapere se avrebbero dovuto iniziare la stagione il primo giugno; chiediamo per quale motivo sia stata eliminata la voce riguardante gli eventi come criterio premiale, eventi concordati con il Comune ma finanziati dagli operatori, che sarebbero stati un’opportunità culturale e aggregativa a beneficio della comunità, realizzati con un notevole risparmio di denaro comunale”.
“In pratica sei eventi culturali per diversi target di età (qualche spettacolo teatrale, qualche concertino, qualche lettura per bambini e ragazzi) barattati con un bagno chimico, per altro aperto solo all’ora dell’aperitivo. Chiediamo inoltre a quale titolo un operatore privato possa occuparsi della gestione dei parcheggi pubblici e del mantenimento dell’ordine pubblico; chiediamo infine all’assessore al commercio se le modalità e i criteri che sono stati individuati nel nuovo bando – nella fattispecie quello riguardante il punteggio per la prossimità dell’impresa al territorio comunale – possano eventualmente costituire elemento di criticità ed esporre il Comune di Azzate ad azioni giudiziarie. E intanto siamo al 10 di luglio e degli aperitivi al Belvedere non si ha ancora alcuna traccia“.
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