L’opposizione di Azzate contro il nuovo McDonald’s: “L’amministrazione non ha tutelato il commercio di prossimità”
I consiglieri d'opposizione contestano le risposte fornite dalla maggioranza in consiglio comunale sulla spinosa questione legata alla nuova area commerciale sulla provinciale
C’è preoccupazione per il McDonald’s che sta per sorgere dalle ceneri dell’ex fabbrica Vadime a Buguggiate? Da parte di alcuni sì, ma in realtà le proteste, o le “riflessioni “, sulla nuova destinazione d’uso della fabbrica che si trova sulla provinciale, nel tratto al confine tra Buguggiate e Azzate, non potranno cambiare quello che sta accadendo in via XXV Aprile, visto che le ruspe sono già entrate in azione.
Si poteva evitare la costruzione di un fast food e di due negozi (non alimentari) in quel luogo e salvaguardare così i “ristoranti di vicinato”? Il tema è stato oggetto dei consigli comunali nei due paesi interessati. I consiglieri di minoranza di Azzate della lista Progetto Comune hanno raccolto le proprie obiezioni in un comunicato stampa che replica, di fatto, alle risposte della maggioranza alla mozione presentata sul tema. I commercianti di Azzate non si pronunciano: una posizione ufficiale ed unitaria non c’è e a parlare al momento è stato Ascom provinciale.
«Solo un mese fa la maggioranza aveva dichiarato di non sapere nulla della destinazione d’uso del terreno in questione, tanto che l’assessore al commercio Antonio Triveri aveva chiosato: «… al momento no, non c’è nulla di certo, ma non è nulla di certo probabilmente neanche per il Comune di Buguggiate, altrimenti l’avremmo saputo e avremmo dichiarato altre cose». – si legge nel comunicato di Progetto Comune – E a distanza di un solo mese ci sono già le ruspe in azione. Com’è possibile?»
«Come fa questa maggioranza a tutelare gli interessi dei cittadini e dei commercianti se non sa, o non si interessa di sapere, cosa succede a pochi metri dal confine con il nostro paese e se non utilizza a favore del Comune e dei suoi cittadini tutti gli strumenti che la normativa e la situazione contingente avrebbero potuto mettere a disposizione e che invece sono andati completamente persi?
Che fosse possibile lavorare ad accordi preventivi è provato dai contributi economici e vantaggi occupazionali ottenuti nella conferenza di servizi dall’amministrazione Bernasconi a seguito della progettazione dell’Esselunga di via Gasparotto, tra cui 24.000 euro di compensazione da utilizzare per eventi, per contributi e ristori a favore del nostro commercio di vicinato».
«Invece di accogliere lo stimolo ad agire della nostra interrogazione – continua il comunicato dell’opposizione -, il consigliere Nicola Bregonzio invita noi a chiedere a Buguggiate tutte le informazioni che dovrebbe lui conoscere e riferire con trasparenza, tra cui l’analisi dell’impatto del nuovo insediamento sul sistema viario della SP17. Vuol dire che l’amministrazione di Azzate non si è interessata di chiedere essa stessa queste informazioni? Non le conosce? Non le interessano?»
«Il fatto che il terreno di proprietà del Comune di Azzate fosse nel piano delle alienazioni – concetto ribadito più volte dalla maggioranza – non giustifica il proclamato disinteresse dell’attuale amministrazione al progetto di utilizzo di tale area, alla tutela delle piccole attività commerciali, bar e piccoli ristoranti compresi, con tutti gli strumenti a disposizione, prima di dare corso ad una così precipitosa vendita» – si legge ancora nel comunicato.
«Ci incuriosisce inoltre l’affermazione del sindaco Simone sulla possibilità di poter influenzare la scelta della tipologia delle attività commerciali che avranno sede nel secondo edificio, dichiarando in concomitanza che mentre Mc Donald’s è semplicemente un “punto di scelta in più per tutti i cittadini di questa zona”, il vero problema possono essere le altre attività commerciali e che, come sindaco del Comune capofila del Distretto del Buon Cammino, sta lavorando “per evitare che entrino attività direttamente coinvolte con quelle del nostro territorio, con il presidente del comitato commercianti di Azzate e in qualità di capogruppo del Distretto del Commercio”».
«Eppure il direttore e il presidente di Confcommercio Ascom Varese (ricordiamo, partner del Distretto del Buon Cammino) lamentano di non essere stati interpellati e mettono in evidenza il fatto che non si tutela in questo modo il commercio di prossimità. Noi condividiamo appieno le loro stesse perplessità».
Qui il link alla seduta del consiglio comunale del 26 luglio
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