A Germignaga due serate per imparare a riconoscere i sintomi della malattia di Alzheimer
I due incontri vedranno l’intervento di alcuni esperti del settore e professionisti che ogni giorno si prendono cura dei malati, tra i quali la dott.ssa Marina Olivieri lunedì 11 settembre e le dott.sse Maria Luisa Delodovici e Antonella Biason martedì 12
Il progetto “Formal Mente Comi” redatto dalla Fondazione Mons. Comi legato al riconoscimento dei sintomi delle malattie cognitive, in particolare alle varie forme di demenza e all’Alzheimer, si svolgerà anche a Germignaga.
Innovativo, unico in provincia di Varese e probabilmente tra i pochi in Italia dedicato al come saper riconoscere precocemente le prime avvisaglie della comparsa di una malattia diffusissima e che colpisce quasi il 30% degli anziani, ha l’obiettivo di insegnare come riconoscere i segnali “sentinella” di un inizio di demenza.
«Un’iniziativa di sicuro valore – commenta Marco Fazio, Sindaco di Germignaga -. Sottolineerei, come prima cosa, una rinnovata alleanza tra Fondazione Comi e le comunità locali, con un’apertura al territorio sicuramente virtuosa. In secondo luogo, ma non per importanza, vorrei evidenziare come questi incontri possano essere di supporto per le famiglie direttamente coinvolte, ma possano anche supportare un percorso di pieno coinvolgimento del territorio nella presa in carico e nell’attenzione alle persone affette da demenza».
I due incontri si svolgeranno alla Colonia Elioterapica, alle ore 20.45, con il seguente programma:
Lunedì 11 settembre 2023 – Come riconoscere i dieci sintomi più frequenti dell’Alzheimer, cosa fare e come affrontare l’inizio della malattia in famiglia
Martedì 26 settembre 2023 – I servizi di supporto, la presa in carico, le nuove iniziative che verranno messe in campo per aiutare i famigliari e le testimonianze dalla Fondazione Comi
I due incontri vedranno l’intervento di alcuni esperti del settore e professionisti che ogni giorno si prendono cura dei malati, tra i quali la dott.ssa Marina Olivieri psicogeriatra lunedì 10 settembre, mentre martedì 26 settembre le dott.sse Maria Luisa Delodovici Presidente dell’Associazione Varese Alzheimer ed Antonella Biason Responsabile Sanitario della Fondazione Mons. Comi.
Le due serate, ad ingresso gratuito, sono patrocinante dal comune di Germignaga. Il progetto è finanziato dalla Fondazione Comunitaria del Varesotto.
«Questi incontri con la popolazione, volti a far conoscere i primi sintomi di questa grave malattia che è l’Alzheimer, rientrano nella volontà della Fondazione Mons. Comi di aprirsi attivamente al territorio ed alle sue esigenze – spiega Gianfranco
Malagola, Presidente della Fondazione Mons. Comi -. Nell’ambito di questa volontà stiamo lavorando intensamente con il Piano di Zona, il Comune di Luino e con l’Associazione Varese Alzheimer per aprire dal prossimo autunno anche a Luino un Alzheimer Cafè, un luogo in cui le persone, da tutto il nostro territorio, con disturbi di memoria o con i primi sintomi di Alzheimer, insieme ai propri famigliari, possono incontrarsi per vivere momenti di condivisione, di svago, per trovare supporto e informazione, per scambiarsi esperienze e confrontarsi con professionisti in un contesto accogliente ed informale, arricchito dalla presenza dei volontari. Sarà un importante passo avanti per affrontare l’avanzare di queste malattie con spirito di collaborazione e di comunità».
«La promozione del tema legato alla malattia di Alzheimer non poteva non essere portata anche a Germignaga, comune da sempre molto sensibile alle fragilità, da parte della Fondazione Comi. Dopo avere promosso gli incontri di Formalmente sul territorio continua la proficua collaborazione con Varese Alzheimer, andando a declinare ciascuno le proprie prerogative di gestore di servizi e di Associazione specializzata, entrambi impegnati per sostenere non soli i malati, ma anche e soprattutto i famigliari. Si cercherà quindi di condividere nozioni teoriche, ma in particolare esperienze di vita quotidiana affinchè chi toccato dall’Alzheimer possa trovare risposte concrete alle tante questioni che pone il tema» conclude Fausto Turci, Direttore Generale della Fondazione Mons. Comi.
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