Anche i ragazzi del centro diurno disabili Belotti alla festa “Cuori in piazza” di Busto Arsizio
Si è conclusa la seconda edizione della grande festa della solidarietà. Oltre 80 realtà del no profit hanno trasformato le vie del centro in una vetrina dell'altruismo e della partecipazione
Si è conclusa oggi a Busto Arsizio “Cuori in piazza”, seconda edizione della grande festa della solidarietà, organizzata dall’amministrazione comunale, in collaborazione con Confcommercio Busto, comitato Centro Cittadino, Distretto del Commercio e Royal Time.
L’iniziativa, voluta dall’assessore all’Inclusione e Salute Maria Paola Reguzzoni e dal sindaco Emanuele Antonelli con tutta la giunta, ha voluto ringraziare i volontari per il prezioso apporto alla vita della comunità. Oltre 80 realtà del no profit hanno trasformato le vie del centro in una vetrina dell’altruismo e della partecipazione.
Alla festa, accompagnati dalla coordinatrice Raffaella Ganzetti e dagli educatori, si sono esibiti i ragazzi e le ragazze del centro diurno disabili “Belotti Pensa“, gestito dalla cooperativa sociale Società Dolce, contribuendo al clima gioioso e creativo dell’evento. A loro il merito dei canti del coro formato da un gruppo di utenti, ma anche l’esposizione di opere d’arte realizzate nel Centro d’arte presente all’interno del servizio. Un’esperienza unica sul territorio, che ha dimostrato un potere straordinario per il percorso terapeutico di chi ha problematiche di salute mentale.
“Nato come un piccolo laboratorio – raccontq Paolo Vaccaro, responsabile per la Lombardia della cooperativa – oggi il Centro d’arte è un bell’esempio d’integrazione con l’esterno, dove artisti affermati lavorano coi ragazzi, creando opere tanto belle da essere esposte in luoghi prestigiosi, come Palazzo Cicogna”.
Davide ha iniziato a frequentare il “Belotti Pensa”, dopo una brutta depressione, che l’ha isolato dal mondo. Si mette in posa per una foto, con la maglietta nera del centro diurno indossata per l’esibizione e non nasconde la sua emozione: “Oggi è festa – dice – ed è meglio del compleanno, perché è la festa di tutti”. Un messaggio semplice e chiaro, mentre tiene per mano Daniele, Dona e Pietro, per raccontare cosa significhi essere comunità.
“Crediamo nel valore aggiunto portato dal terzo settore nei territori – ha detto Pietro Segata, presidente di Società Dolce – perché li arricchisce. Accogliere i bisogni dei più fragili e trovare per loro le migliori risposte in concertazione e sussidiarietà con le istituzioni fa la differenza per una buona qualità di vita di tutti i cittadini”
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