Controlli del Noe nei siti di stoccaggio rifiuti di tutta la Lombardia
I militari stanno passando al setaccio numerose aziende. A Cologno Monzese denunciati due membri del cda che avrebbero classificato rifiuti speciali pericolosi come non pericolosi
I Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico (N.O.E.) di Milano, sulla base delle direttive del Comando Carabinieri per la Tutela Ambientale e la Sicurezza Energetica di Roma, operano un costante monitoraggio del fenomeno degli incendi presso strutture produttive operanti nel settore della gestione dei rifiuti, in collaborazione con i comandi territoriali dell’Arma dei Carabinieri e con le varie articolazioni dei carabinieri forestali.
In tale ambito, sotto la direzione del Gruppo Carabinieri per la Tutela Ambientale e la Sicurezza Energetica di Milano, il Reparto Speciale dell’Arma dei carabinieri che coordina le attività info-investigative di contrasto alle più gravi forme di reato in danno all’ambiente nelle regioni Lombardia, Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta, i militari del N.O.E. sono impegnati in un’intensa campagna di controlli che interessa tutte le ditte operanti nei settori della raccolta/recupero/smaltimento di rifiuti speciali in Lombardia occidentale (province di MI, MB, LO, PV, VA, CO, LC e SO), finalizzata a rilevare e sanzionare eventuali illeciti (penali e amministrativi).
Sono state già sottoposte a controllo da parte dei militari diverse ditte del milanese, operanti prevalentemente nel recupero di carta da macero e plastica, nonché nel settore delle rigenerazioni solventi, partendo dalle attività produttive già colpite in passato da fenomeni di incendi presso le proprie strutture impiantistiche.
In particolare, presso la sede operativa di un impianto sito nel comune di Cologno Monzese (MI), i militari hanno riscontrato rilevanti violazioni della normativa ambientale in esito alle quali hanno deferito alla competente Procura della Repubblica di Monza e Brianza dove due persone in qualità di consiglieri, amministratori delegati e legali rappresentanti di una società con sede legale a Milano, operante nel settore del recupero rifiuti speciali pericolosi e non.
I predetti sono stati ritenuti responsabili di aver ricevuto 48 colli di rifiuti, per un peso complessivo di 13,5 ton, costituiti da insetticidi liquidi e in polvere, che avrebbero dovuto essere classificati quali rifiuti speciali pericolosi (rifiuti agrochimici contenenti sostanze pericolose) e invece erano stati classificati illecitamente quali rifiuti speciali non pericolosi (rifiuti organici).
Tale condotta sarebbe stata posta in essere al fine di aggirare le prescrizioni dell’autorizzazione in possesso della stessa società, che non le consentivano il ritiro di rifiuti speciali pericolosi con quella classificazione, in violazione dell’art. 256 c. 1 e 4 del D.Lgs. 152/2006 (attività di gestione di rifiuti non autorizzata).
I rifiuti sono stati sottoposti a sequestro e sono a disposizione della competente Autorità Giudiziaria. I controlli da parte dei Carabinieri del N.O.E. di Milano presso altre aziende operanti nel settore dei rifiuti proseguiranno nei prossimi mesi, anche al fine di prevenire il verificarsi di incendi di natura colposa (per errore umano, spesso dovuto a un sovrastoccaggio di rifiuti o a una loro gestione in difformità dalle norme di riferimento o dalle prescrizioni previste dai regimi autorizzatori) o, ancora peggio, di natura dolosa (c.d. “incendio liberatorio”, appiccato volontariamente allo scopo di disfarsi di ingenti quantitativi di rifiuti, evitando di sostenere i costi per la gestione o il corretto smaltimento), con conseguenti gravi immissioni in atmosfera e danni per l’ambiente e la salute dei cittadini.
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