Il consiglio regionale ricorda Napolitano. Fontana: “Protagonista per anni della storia repubblicata”
Il Presidente lombardo ha ricordato quando , durante il suo mandato di sindaco, il Presidente venne in visita a Varese e insieme ricordarono la figura di Ernesto Cairoli a cui è dedicato il liceo classico varesino
«Politico di lungo corso, protagonista per anni e nelle diverse stagioni della storia repubblicana». Così il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, nel discorso in Aula consigliare in occasione della commemorazione del presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano – Presidente emerito della Repubblica nonché – ha ricordato Fontana – il primo Presidente a essere rieletto per un secondo mandato».
«Tanto – ha continuato Fontana – è stato detto di lui in questi giorni. Sicuramente avevamo idee e appartenenze politiche diverse, ma ci accomuna una cosa: la passione per la politica. Ricordo ancora quando nel 2011 ero sindaco di Varese e lui venne in visita alla città, una giornata intensa, con una sentita partecipazione da parte del Presidente Napolitano, che volle ascoltare e soprattutto rispondere ai diversi attori territoriali. Insieme a lui i ragazzi delle scuole. Nel primo giorno di primavera, rievocammo la vicenda dell’eroe Ernesto Cairoli, cui è intitolato il nostro liceo classico a Varese. Una storia di amore per la patria. La stessa di Giorgio Napolitano che ricordò la nostra accoglienza con parole di rara umanità definendola “stupefacente e inaspettata”».
«Infine – ha proseguito Fontana – voglio ricordare la sua presenza a Milano il 21 marzo 2011 per l’inaugurazione della nuova sede della Regione. Nel suo discorso definì il nostro Palazzo “un monumento all’Italia delle autonomie” e continuò spronando a portare “a termine l’attuazione del Titolo V, trovando tutte le necessarie soluzioni di equilibrio e di piena corrispondenza tra il ruolo dello Stato, il ruolo delle amministrazioni nazionali, il ruolo delle grandi istituzioni e il ruolo delle Regioni insieme a quello delle Province e dei Comuni. E non è un caso che avesse pronunciato quelle parole. In tutta la sua vita politica e istituzionale ha sempre sostenuto, e io mi permetto di essere pienamente d’accordo con lui, che la nostra Costituzione deve mantenere immutati i principi generali del Titolo I e che è possibile e utile rivedere quelli che attengono all’organizzazione dello Stato, in quanto la legge fondamentale deve potersi adeguare al mutare delle esigenze della società italiana. Un principio sostenuto e previsto dagli stessi padri costituenti».
«Noi siamo chiamati come istituzioni e come politica – ha concluso il governatore Fontana – a rendere questo Paese sempre più moderno ed efficace per rispondere alle esigenze dei cittadini ed è per questo che il mio ricordo del Presidente Napolitano voglio concluderlo con queste considerazioni».
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