La cerva ferita da una freccia a Bisuschio fa infuriare gli animalisti che non escludono ronde nei boschi
Anche il Comune si è attivato e segue la vicenda con attenzione. L'associazione Centopercentoanimalista interviene sul caso parlando di pratica crudele che va combattuta
E’ stata ripresa da tutte le testate anche nazionali la notizia della cerva che si aggira nei boschi di Bisuschio, nella frazione di Pogliana, con una freccia conficcata nel collo, e la reazione degli animalisti non si è fatta attendere.
«Nei boschi di Pogliana è stato visto e fotografato un cervo con una freccia piantata nel collo. Questo significa che qualche maniaco gira con arco o balestra tirando sugli animali – scrive oggi l’associazione Centopercentoanimalisti, particolarmente attiva nel nord Italia – Se la caccia è in sé abominio, quella con le frecce è particolarmente crudele: l’animale non viene quasi mai ucciso al primo colpo, ma rimane ferito e vaga fino a dissanguarsi. Cosa che evidentemente accresce il godimento di questi cacciatori, ma non è accettabile da persone civili e normali. Questa “nuova” moda insensata va combattuta sul nascere: aggiunge crudeltà a una pratica già crudele».
L’associazione, che non è nuova ad azioni eclatanti e iniziative di protesta anche nel Varesotto, annuncia che non sono escluse ronde da parte dei militanti animalisti in zona.
Anche il Comune di Bisuschio si è attivato e segue con attenzione l’evolversi di questa vicenda. Il sindaco Giovanni Resteghini, appena rientrato dalle vacanze estive, si è messo in contatto con la Provincia per capire tempi e modalità dell’intervento di soccorso per l’animale: «Sono in contatto con la Polizia faunistica provinciale e mi hanno assicurato che mi terranno informato. Ho anche verificato con i responsabili che la caccia con la balestra è assolutamente proibita».
Nei boschi di Bisuschio c’è una cerva ferita da una balestra, si attende l’intervento di soccorso
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E’ buffo perché io ricordo perfettamente che tanti (veramente tanti) anni fa, quando nacquero le prime associazioni animaliste, lo slogan fu “Stop alla caccia” dove si sottolineava la crudeltà e la disparità nella questione cacciatore/animale. Troppo facile, dicevano, per l’uomo utilizzare il fucile che permette di ammazzare l’animale a distanza. E aggiungevano che sarebbe stato più ‘corretto’ utilizzare arco e frecce. Evidentemente i tempi sono cambiati…
Ma ci sono notizie in merito alla cattura? Riescono a individuarla? E il cucciolo? Per favore, Redazione, riuscite a seguire il caso?
@ClaudioCerfoglia (non funziona il link Rispondi…)
L'”invito” ad andare a caccia con arco e frecce, piuttosto che con il fucile, è chiaramente una provocazione.
Detto questo.
Caccia e pesca sono chiuse proprio nei periodi riproduttivi degli animali, a prescindere dal tipo di attrezzatura utilizzata. Infatti in Lombardia apre a giorni, ma ora è CHIUSA.
In più, per quanto mi riguarda l’aggravante in questo caso è avere colpito un’esemplare femmina, peraltro con cucciolo al seguito. “Sbagliare mira” è per forza possibile, ma questo non prescinde dal fatto che un animale ferito merita di essere soccorso.
Ah: da figlia di cacciatore, sono contraria alla caccia solo perché ormai anacronistica e ingiustificata. Poi c’è da controllare il cinghiale? E controllàtelo, ma un minimo di criterio ci vuole, eh…
Aggiungo:
(https://www.laleggepertutti.it/306330_caccia-cosa-rischia-chi-non-rispetta-le-regole#Cosa_prevede_la_legge_sulla_caccia)
L’abbattimento degli animali può essere effettuato solo per le specie, con i mezzi, nei luoghi e nei tempi indicati dalla legge e nel numero massimo consentito per ogni giornata o periodo; se ciò avviene, il cacciatore diventa legittimo proprietario del capo e può prelevarlo e utilizzarlo.
Qualsiasi altra forma di abbattimento o cattura di fauna selvatica che avvenga al di fuori delle prescrizioni di legge è illecita se effettuata da un cacciatore munito di licenza ed è considerata caccia di frodo o bracconaggio se esercitata da chi non è cacciatore ed è in tali casi […] perseguibile anche penalmente.