L’ultima spesa del sindaco “dal Simonini“, a Caravate chiude il maestro delle bresaola
Ivano Simonini ha sfamato i palati di generazioni di buongustai che arrivavano nella sua bottega ad assaggiare le specielità
Una serranda che si abbassa è un pezzo di vita che se ne va. In questo caso è anche una parte della tradizione gastronomica del territorio a chiudere i battenti, dal momento che la macelleria “Simonini“ di Caravate rappresentava uno dei punti cardine degli amanti della buona carne, ma specialmente degli insaccati nostrani, e fra essi spiccava il re, o maglio la regina delle tavole, che si può immaginarla al completo di tutti gli accessori possibili ammessi per accompagnarla: una fettina di limone e una spolverata di pepe accompagnata ad un filo d’olio evo. Oppure la bresaola, perché e di essa che stiamo parlando, poteva finire in bocca anche al naturale, così, appena tagliata a metà mattina, con un morso di pane ancora caldo.
Invece questo rito termina e con esso anche la ricetta dell’insaccato che nulla aveva da invidiare alla più blasonata – ma solo sulla carta – bresaola valtellinese. Sono poche le macellerie che in Valcuvia difatti riescono nell’impresa di offrire al consumatore un prodotto di una simile qualità, come era appunto, la bresaola del Simonini
Si capisce dunque il senso del pensiero rivolto a questa attività dal sindaco Nicola Tardugno: «In ogni comunitá ci sono luoghi che si incardinano col territorio, fino a divenirne parte integrante; da oggi una piccola (ma significativa) parte di tutto ciò a Caravate non ci sarà più, o meglio, i locali in cui si svolgeva un’attività, fatta di persone, passione, voglia di fornire un servizio con un tocco di familiarità, chiude i battenti dopo anni di onorato servizio e sacrifici».
«Oggi», scriveva sabato n16 settembre Tardugno , «ho fatto l’ultima spesa dal “Simonini”, con un brindisi ed un augurio a Marilena e Ivano per una buona continuazione delle loro vite, con la sorridente Signora Eleonora che “non molla il grembiule».
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