“Mai così tanti e così a lungo”: l’università Supsi lancia l’allarme cianobatteri nel lago Ceresio

L'ateneo ticinese ha analizzato il fenomeno della fioritura algale che sta mettendo in difficoltà le attività lacustri. Le immagini satellitari mostrano un'estensione "senza precedenti"

cianobatteri - immagini tratti dal sito della Supsi

(foto tratte dal sito Supsi.ch)
Il lago Ceresio è di colore verde brillante a causa dell’anomala presenza di cianobatteri.
È l’università Supsi a parlare dello stato di salute delle acque del lago, dove la presenza della fioritura tossica algale è giudicata “anomala”.

“Le fioriture di cianobatteri nel Lago di Lugano non sono un fenomeno nuovo, ma quelle in corso vanno annoverate tra le più intense di sempre” si legge nello studio pubblicato dall’ateneo oggi, giovedì 14 settembre.

“Dopo le prime fioriture osservate a fine luglio – si legge nella relazione –  da metà agosto gran parte del lago si è tinto di verde brillante. La causa è la proliferazione di Microcystis, un cianobatterio noto per causare gravi danni economici ed ecologici, e le cui fioriture sono in aumento a livello globale. Oltre ad essere comparse anticipatamente rispetto agli anni precedenti, le fioriture si stanno protraendo più dell’atteso, nuocendo alle varie attività ricreative e commerciali che ruotano attorno al lago ─ senza contare gli impatti sull’ecosistema».

Il cantone ticinese ha coinvolto il Settore Ecologia acquatica della SUPSI nelle ricerche limnologiche sul lago: «I dati raccolti dal Settore Ecologia acquatica sono ancora in fase di analisi, tuttavia si possono avanzare alcune spiegazioni generali sulle straordinarie fioriture in atto nel Lago di Lugano. Dai dati satellitari e dall’analisi dei pigmenti dei cianobatteri è possibile osservare come queste fioriture, comparse inizialmente nel bacino sud, più ricco in nutrienti, si siano poi diffuse anche al bacino nord, raggiungendo un’estensione senza precedenti».

cianobatteri - immagini tratti dal sito della Supsi

« È un cianobatterio molto competitivo – fanno sapere ancora i ricercatori – grazie alla capacità di migrare verticalmente per accedere alle concentrazioni di nutrienti (fosforo e azoto) e di luce ottimali per la propria crescita e alla produzione di tossine. Inoltre, questa specie è favorita da una forte stratificazione delle acque e da temperature elevate, comprese tra i 25 e i 30°C. Nell’estate del 2023, una disponibilità di nutrienti relativamente elevata, insieme a temperature spesso al di sopra dei 25°C e a una prolungata stabilità termica, hanno creato un ambiente di crescita ottimale per Microcystis e ridotto la competizione col resto del fitoplancton. Queste fioriture potrebbero intensificarsi in futuro per effetto del cambiamento climatico, che aumenta la frequenza di fenomeni temporaleschi intensi seguiti da periodi prolungati di stabilità termica e temperature elevate».

Lo studio ha permesso di evidenziare la presenza di tossine algali fino a elevate profondità. Sono anche in corso approfondimenti sugli effetti delle tossine dei cianobatteri sugli altri organismi acquatici.

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Pubblicato il 14 Settembre 2023
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