Mese rosa per la diagnosi precoce del tumore al seno: una donna su due rinuncia allo screening gratuito

Ats Insubria lavora per rilanciare la campagna di prevenzione e diagnosi precoce garantita alle donne tra i 45 anni e i 70. Paura e pregiudizi alla base del rifiuto per un'indagine che garantisce elevati standard di qualità

tumore al seno

Prevenzione e diagnosi precoce hanno permesso di abbassare notevolmente la mortalità del tumore al seno. Lo screening mammografico è lo strumento principe che viene offerto alle donne tra i 45 e i 70 anni per controllare il proprio stato di salute. Completamente gratuito, prevede una doppia indagine radiologica per seno, il cui risultato viene vagliato da due medici radiologi con indagine indipendente. Così, per esempio, è strutturato all’Asst Sette Laghi la cui attività è affidata al primario di radiologia Leonardo Gallegari.

ASST SETTE LAGHI: 4 I PRESIDI DOVE SI EFFETTUA LO SCREENING

Sono 4 gli ospedali della Sette Laghi in cui viene effettuato lo screening mammografia: al Circolo di Varese che ha 8 radiologi dedicati, al Galmarini di Tradate con due specialisti, all’Ondoli di Angera che mette a disposizione ben radiologo e al Confalonieri di Luino dove i referti vengono letti da remoto.

La lettura può concludersi con esito negativo, esito dubbio o esito positivo. Negli ultimi due casi, la donna viene richiamata, con una velocità che dipende dalla gravità del quadro clinico, per una seconda indagine. Tutte le attività dello screening confluiscono nella Breast Unit diretta dalla professoressa Francesca Rovera, in un percorso unico di accoglienza e accompagnamento della donna.

All’Asst Sette Laghi si effettuano ogni anno tra i 27.000 e i 30.000 esami all’anno e l’adesione si aggira attorno al 70% delle donne convocate.

IN PROVINCIA DI VARESE L’ADESIONE E’ AL 53%

Un risultato che pone l’azienda varesina sopra l’andamento medio dello screening nei numeri di Ats Insubria secondo cui la risposta delle donne convocate dopo il covid è sceso al 53% mentre prima del 2020 attorno al 60%.

« Negli ultimi 5 anni sono state eseguite nel nostro territorio oltre 225.000 mammografie di screening  – spiega Annalisa Donadini, Direttore della Struttura  Medicina di Comunità di ATS Insubria  – Nel 2020, a causa della pandemia Covid, il Servizio è stato sospeso per circa 4-5 mesi a livello regionale;  in tutto il Paese sono stati registrati di conseguenza un temporaneo rallentamento dell’attività  e una riduzione dell’adesione all’esame da parte delle donne.
Nel nostro territorio l’adesione media allo screening si attestava al 60% circa negli anni pre – Covid; attualmente l’adesione sta progressivamente risalendo verso  tale standard: con un valore nel  biennio 2021- 2022 pari a 53%. Stiamo lavorando per riportare l’adesione ai livelli storici, attraverso una serie di iniziative di rete coinvolgenti in primis i Medici di Medicina Generale che rappresentano il riferimento per le donne e che possono efficacemente sensibilizzare le proprie assistite ad aderire allo screening, evidenziando l’importanza di eseguire la mammografia periodica nell’età 45-74 anni, riconosciuta unanimemente dalle società scientifiche come l’esame più efficace nel ridurre la mortalità  per tumore al seno. Nel corso dell’anno corrente il Centro Screening sta incrementando sensibilmente l’attività di invito; ad oggi sono state invitate 110.590 donne. Gli slot messi a disposizione da parte degli erogatori del territorio sono circa  98.000  per l’intero anno 2023, garantendo potenzialmente il raggiungimento dell’ obiettivo di copertura del target».

ADERIRE ALLA CAMPAGNA DI SCREENING INFLUISCE ANCHE SULLE LISTE D’ATTESA

L’importanza dell’adesione da parte delle donne invitate ha una doppia valenza: da una parte risponde agli obiettivi di diagnosi precoce e di intervento tempestivo, dall’altro, però, migliora anche l’organizzazione delle attività di indagine anche per le donne che non rientrano nell’età dello screening: per assicurare gli esami, le aziende devono riservare un numero di slot cospicuo che, nel caso di non adesione, viene perso. Lo spreco di risorse ed energie porta ad aumentare notevolmente le liste d’attesa per chi vuole sottoporsi a indagine mammografia ma non rientra nella fascia di età dello screening. Ecco perchè l’invito da parte di Ats Insubria dovrebbe essere letto come un’offerta di salute pubblica efficiente e affidabile perchè la lettura viene assegnata a medici radiologi con una casistica di almeno 5000 indagini all’anno: « Ritenere l’attività di screening qualitativamente inferiore è un grave errore proprio per le caratteristiche che deve garantire» commenta l’Asst Sette Laghi.

Focus Screening mammografico

In occasione dell’”ottobre rosa”, si vuole focalizzare l’attenzione sullo screening del tumore della mammella, che coinvolge le donne tra i 45 e i 74 anni di età; il test di primo livello è la mammografia bilaterale.
Il Centro Screening di ATS Insubria presiede al reclutamento delle donne residenti nel territorio: per le donne di età compresa tra 50-74 anni la mammografia è ogni due anni, mentre per le donne di età 45-49 è annuale. La mammografia è eseguita presso uno dei centri radiologici  pubblici o privati accreditati del territorio, aderenti alla rete screening.  Se l’esito del test risulta negativo il centro screening invia una lettera al domicilio della donna  con il risultato. Se l’esito è dubbio o positivo il centro  radiologico contatta direttamente la donna per la presa in carico finalizzata all’esecuzione degli accertamenti di approfondimento garantendo l’eventuale trattamento successivo o il follow-up specialistico.

«Invitiamo tutti i cittadini a partecipare ai programmi di screening, che rappresentano una concreta occasione di salute – sottolinea Paolo Bulgheroni Direttore del Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria di ATS Insubria –  e cogliamo l’occasione per sottolineare che la maggior parte dei tumori è prevenibile adottando stili di vita e comportamenti sani. Quindi è fortemente  raccomandato  svolgere attività fisica costante, seguire una dieta equilibrata, limitare il consumo di alcolici e soprattutto non fumare».

Alessandra Toni
alessandra.toni@varesenews.it

Sono una redattrice anziana, protagonista della grande crescita di questa testata. La nostra forza sono i lettori a cui chiediamo un patto di alleanza per continuare a crescere insieme.

Pubblicato il 24 Settembre 2023
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