Moretti, Ulaneo, Okeke: il tris di italiani della Openjobmetis non vede l’ora di giocare
Il play punta al ritorno in nazionale e spiega: "Mio papà farà il tifo per Varese". Il lungo romano: "Stimolato da questa esperienza". Il pivot infortunato: «Conto di tornare in partita per gennaio»
Davanti al televisore, nel “ventre” del palazzetto, mentre Simone Fontecchio infilza la Serbia ci sono tre tifosi interessati e felici del risultato del match di Manila. Hanno tutti la polo biancorossa della Pallacanestro Varese che ha scelto proprio loro per rafforzare e completare il gruppo di italiani a disposizione di Tom Bialaszewski. Sono Davide Moretti, Scott Ulaneo e Leonardo Okeke, presentati in tris dalla società alla vigilia della prima amichevole stagionale. Ecco le loro parole.
Davide MORETTI
«Varese è il posto giusto per continuare la mia crescita sportiva e non vedo l’ora di giocare davanti al pubblico di Masnago. Sono contento di essere qui e con questi compagni di squadra. Abbiamo appena visto la vittoria della Nazionale e quando vedo gli azzurri sento sempre l’emozione e la voglia di provare a migliorare per arrivare a quel livello. Lavoro ogni giorno con anche quell’obiettivo e l’ho detto anche ai dirigenti di Varese quando mi è stato chiesto quali sono le mie aspettative per il futuro».
Al college Moretti era stato compagno di squadra di Tariq Owens con cui il rapporto è tutt’ora costante. «Con Tariq ho anche giocato quest’anno in un torneo estivo in America e ci siamo sentiti sia lo scorso anno, quando lui doveva firmare per Varese, sia stavolta che è toccato a me. Gli è dispiaciuto andare via ma sappiamo che ciò fa parte del nostro lavoro.
Qui del resto c’è una città che vive di basket, un club con una organizzazione super che ti segue in tantissimi aspetti, cosa non sempre facile da trovare in Italia».
Coach Bialaszewski ha già diretto il playmaker a Milano e ha spiegato che quest’anno vedremo un Moretti molto diverso da allora. «Di certo oggi sono un giocatore diverso e ho molta più esperienza rispetto a quando giocai nell’Olimpia, nella mia prima esperienza dopo gli anni al college. Curiosamente ho ancora un’età da giovane ma sono il giocatore con la maggiore militanza nella Serie A italiana».
Infine un riferimento a papà Paolo, allenatore della Openjobmetis che visse momenti esaltanti (la finale di Chalon) e un esonero doloroso. «Mio papà è comunque contentissimo della mia scelta di venire Varese. Sa che è una piazza storica dove giocare e allenare è piacevole, farà sicuramente il tifo per me come lo ha fatto nelle mie precedenti esperienze. Quello che è successo con lui rimane nel passato, ora si apre un nuovo capitolo con un Moretti diverso».
Scott ULANEO
«Sono molto felice di essere arrivato a Varese, quest’anno ci sarà da divertirsi. Per me è una classica situazione “win win”: ho la possibilità di lavorare con un compagno di altissimo livello come Willie ma ho poca paura e mi sento stimolato per provare a dare il meglio. Non mi aspettavo la chiamata da una squadra di Serie A anche perché avevo finito la stagione con infortunio. Certo era un obiettivo dopo aver assaggiato l’aria della massima serie a Brindisi, ma non pensavo di arrivarci ora».
Davanti a sé Ulaneo ha un esempio chiaro di come si possa compiere e completare il salto dalla A2 alla LBA. «Con Tomas Woldetensae ho legato molto in questi giorni e abbiamo parlato spesso del passaggio tra A2 e A1. So quanto sia ampio questo gradino ma va preso come stimolo. Ci provo, in una città molto diversa dalla mia Roma dove però mi sento sereno e dove si sente che la gente respira basket ogni giorno. Mi trovo molto bene».
Leonardo OKEKE
«Anche io, come Davide e Scott, sono contento di essere qui, tanto più in un club storico come la Pallacanestro Varese. Lo staff mi sta seguendo molto bene nel programma di riabilitazione che sto seguendo dopo il mio infortunio avvenuto in Spagna. Lavoro ogni giorno, specie con i fisioterapisti, mi sento bene e non vedo l’ora di tornare a giocare».
La domanda che tutti si fanno è: quando? «Io penso di farcela per gennaio e lo dico pensando alle partite, non solo agli allenamenti. Spero anche un pochino prima se non ci saranno intoppi nel percorso. Ripeto: non vedo l’ora».
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