Premio Chiara e Prefettura contro il disagio giovanile: “Per aiutare i ragazzi bisogna ritrovare il ruolo degli adulti”

Ospiti speciali Don Claudio Burgio e Daniel Zaccaro, protagonista del romanzo

zacchero

Nella mattinata di oggi, sabato 30 settembre, Villa Recalcati a Varese ha ospitato un incontro organizzato da Gli Amici di Piero Chiara e la Prefettura rispetto al tema del disagio giovanile. Ospiti speciali Don Claudio Burgio, fondatore e presidente dell’associazione Kayrós che dal 2000 gestisce comunità di accoglienza per minori e servizi educativi per adolescenti e Daniel Zaccaro, protagonista del libro “Ero un Bullo” di Andrea Franzoso, presentato in occasione di questo appuntamento del Premio Chiara.

“Con la presentazione del libro di Franzoso – ha raccontato Bambi Lazzati, organizzatrice del Premio Chiara, in apertura dell’evento – conosceremo Daniel, protagonista del volume, che vive nella periferia di Milano in una famiglia dove il clima è teso. Cresce nei cortili delle case popolari, gioca a calcio e le aspettative su di lui sono altissime, fino a quando manca il goal decisivo e il suo sogno si infrange. A scuola era un bullo, carico di aggressività, non teme niente e arriva a compiere rapine, fino ad arrivare al carcere minorile Beccaria di Milano. Lì incontra Don Claudio, cappellano del carcere, e lentamente impara a guardare le cose con una prospettiva nuova”.

Ritrovare l’adulto per aiutare i più giovani

“Dietro i ragazzi del Beccaria individuo due figure di adulti – ha spiegato Don Claudio Burgio -, da una parte l’adulto che non c’è, il genitore assente, l’autorità assente nel mondo delle istituzioni. Dall’altra parte un adulto eccessivamente presente che si sostituisce ai ragazzi e che ha aspettative esagerate. Per aiutare i ragazzi bisogna ritrovare l’adulto, perché non sia assente e che dall’altra parte non sia troppo presente. E per fare questo bisogna però conoscere chi questi giovani li conosce e vive quotidianamente. Un esempio è il quartiere di San Siro, in questi anni non c’è stato vuoto assoluto, tanti bandi, tante cooperative, che iniziano progetti e una volta finiti i finanziamenti sono costretti a chiudere le attività. Queste cose vengono vissute dai ragazzi come un tradimento. Ci sei finché c’è il finanziamento. Questo sistema non ha portato a nessun vantaggio. Ci si deve chiedere chi sono gli attori veri che si sporcano le mani in un territorio e quelle sono le persone che vanno finanziate”. E prosegue: “Il vostro territorio è estremamente a rischio, io ne ho avuti tanti di ragazzi al Beccaria che arrivano da questa provincia. Bisogna capire che dopo è tardi per intervenire. I ragazzi stessi vanno interrogati su cosa desiderano, spesso questo viene sottovalutato, si pensa siano fruitori passivi di decisioni di altri, ma non è affatto così. Bisogna interrogarli su ciò di cui hanno bisogno“.

“Ho fatto errori, poi ho scelto di dedicarmi agli altri”

“Ho provato fino in fondo la vita sregolata e ho capito che non era per me – ha raccontato il protagonista di “Ero un Bullo”, Daniel Zaccaro – Don Claudio è l’adulto da cui ho preso ispirazione e che mi ha spinto a fare scelte diverse, come iscrivermi all’università. Ad un certo punto ho capito di voler mettere la mia vita a disposizione degli altri. Quando lavori con gli adolescenti non esiste la gratificazione immediata, però se tu vai in un luogo dove semini per seminare e conoscere e ascoltare e vedere come funziona il mondo dei giovani, allora ti permetterà di rileggere la tua vita. Proprio come il mio lavoro a contatto con tanti giovani permette a me di rileggere la mia vita, i miei errori e quello che ho fatto”.

Istituzioni campo contro il bullismo

Presente questa mattina anche il Prefetto di Varese Salvatore Rosario Pasquariello: “Sono grato al Premio Chiara per aver voluto approfondire il tema del disagio giovanile. Noi abbiamo sottoscritto un protocollo di intesa, che nasce da tre figure, ovvero la Prefettura, l’ATS Insubria e l’Ufficio Scolastico Territoriale, oltre alla collaborazione con le Forze dell’Ordine, Sport e Salute e tanti altri enti territoriali. Vedo con piacere un legame anche con un’altra iniziativa che come Prefettura abbiamo affrontato a maggio, carcere e lavoro. Abbiamo organizzato un convegno con Camera di Commercio e altri soggetti, dedicato a imprenditori che vogliano assumere detenuti o ex detenuti e favorire il loro reinserimento nella società”. Il protocollo in questione è stato firmato martedì 27 giugno, per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni legati alle diverse forme di dipendenza, al bullismo e al cyberbullismo, alle diverse forme di disagio sociale minorile, e per la promozione della legalità.

A moderare l’incontro, Don Giuseppe Cadonà, sacerdote, assistente spirituale all’Istituto Paritario Parrocchiale Maria Ausiliatrice di Luino. Presenti anche, oltre ad alcuni rappresentanti delle Forze dell’Ordine, anche il Consigliere Provinciale e Comunale Michele Di Toro e l’Assessora ai Servizi Educativi Rossella Di Maggio.

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francescamarutti3@gmail.com
Pubblicato il 30 Settembre 2023
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