Cargo Malpensa, “le promesse di Salvini non hanno fondamento”

Lo dice la consigliera Movimento 5 Stelle Paola Pizzighini, di fronte ai reiterati annunci del ministro delle Infrastrutture che vorrebbe "sbloccare" la costruzione dell'area cargo sulla zona di brughiera. I pentastellati all'opposto chiedono maggiori tutele

Cargo City espansione masterplan Malpensa

«Quanto promette Salvini – non sappiamo se attraverso un emendamento, un decreto o cos’altro, l’atto con il quale il ministro delle Infrastrutture vorrebbe costringere il ministero dell’Ambiente a rimangiarsi il vincolo a tutela della brughiera di Malpensa – è un qualcosa di sostanzialmente inutile e formalmente sbagliato». Lo dice Paola Pizzighini, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, commentando i reiterati annunci del ministro per “sbloccare” la costruzione dell’area cargo sulla zona di brughiera.

«Inutile perché, come il ministro Salvini dovrebbe sapere, né lui né il ministero dell’Ambiente hanno potere sulla Commissione tecnica e indipendente che ha sancito di preservare la brughiera dall’espansione dell’area cargo. Formalmente, quindi, la sua non è altro che una supplica».

L’ipotesi di ampliamento del cargo è stato bocciato dalla Commissione perché incide su un’area non edificata e preziosa dal punto di vista ambientale, la brughiera del Gaggio. Come alternativa la Commissione ha indicato l’ipotesi di espansione del cargo su terreni in gran parte già dietro le reti aeroportuali e in parte degradati (ex piazzali asfaltati, aree di cava, ecc…).

«Quanto sbandierato dal ministro Salvini non ha fondamento normativo. Il parere infatti può essere ritirato solamente per sopravvenuti motivi di pubblico interesse o nel caso di mutamento della situazione di fatto. Circostanze che non si sono verificate nell’ambito del Masterplan Malpensa. Solo in questi espliciti casi la normativa prevede si possa revocare il parere. E’ quindi logico pensare che le suppliche di Salvini saranno rispedite al mittente».

Sulla possibilità di un reale intervento, che metterebbe a rischio di infrazioni europee, c’è oggi qualche dubbio, anche tra alcuni soggetti favorevole all’opera, proprio in considerazione del pronunciamento al Ministero dell’Ambiente.
Di certo il Movimento 5 Stelle ha una posizione critica, da sempre. E ora rilancia, ricordando di aver «chiesto sia sollecitato l’iter, già avviato, per fare della brughiera di Malpensa un Sito di interesse comunitario» a maggiore tutela dell’area di brughiera. Una richiesta a cui si stanno man mano associando diversi Comuni della zona intorno a Malpensa, sia nel Varesotto che nel Milanese, anche attraverso voti in consiglio comunale.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 05 Ottobre 2023
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