Da aree dismesse a residenze temporanee: a Luino la riqualificazione passa anche per lo sguardo degli studenti del Politecnico
Lunedì 30 ottobre il primo sopralluogo che ha portato i giovani della sede di Lecco a scoprire le tre zone che verranno interessate dalla rigenerazione: lungolago, area ex visnova e zona dell'ex carcere di via don Folli
La pioggia battente non ha scoraggiato gli studenti della sede territoriale di Lecco del Politecnico di Milano che, lunedì 30 ottobre, si sono recati a Luino per il primo sopralluogo utile al lavoro di progettazione che li attende.
Accompagnati dalla professoressa Katia Accossato e accolti dal primo cittadino Enrico Bianchi, dall’assessora Francesca Porfiri e dai responsabili degli Uffici Manutenzione e Lavori Pubblici Alberto Costa e Francesca Contini, i giovani studenti hanno manifestato il loro entusiasmo nel dar vita a questo progetto che li impegnerà nel ripensamento di tre aree dismesse sul territorio, con un’attenzione particolare al riuso e alla microarchitetture.
Le tre aree su cui gli studenti si concentreranno includono il lungolago, l’area ex Visnova e la zona dell’ex carcere in via Don Folli. Per il lungolago, è prevista la costruzione di residenze temporanee legate al turismo. Al contrario, l’area dell’ex carcere di via Don Folli sarà orientata maggiormente a finalità sociali, con residenze temporanee mirate a risolvere diverse problematiche legate all’accoglienza e alle situazioni di fragilità.
Un ulteriore progetto prevede la realizzazione di un ostello nell’edificio di via Voldomino, come parte dell’ampio progetto di trasformazione dell’ex Visnova, che potrà svolgere un duplice ruolo, fungendo da struttura ricettiva e offrendo residenza a chi lavora in ospedale o ai giovani in cerca di una propria prima indipendenza.
Impegnati sul campo, non saranno solo il gruppo di Luino, ma anche altri studenti della classe del Laboratorio di architettura e composizione architettonica, che contemporaneamente si occuperanno di altri due ambiti con altrettante aree dismesse nell’ambito della Regio Insubrica: Lavena Ponte Tresa e Lecco.
La professoressa Katia Accossato, responsabile di questa riqualificazione diffusa, ha affermato: «Il nostro obiettivo è ripensare insieme a questi tre gruppi di studenti a nuove dimensioni, lungo sentieri e passeggiate ciclopedonali, dotandoli di microarchitetture, come servizi, bagni, bar oppure vere e proprie residenze temporanee o spazi aggregativi per i giovani. Abbiamo scelto specificamente zone che si affacciano su tre diversi laghi: Maggiore, Lugano e Como. Siamo molto contenti di aver trovato una grande disponibilità da parte di tutte e tre le amministrazioni».
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