“La Lega vuole distruggere la brughiera di Malpensa, peggiora la qualità di vita”
La sezione samaratese del Pd contesta il decreto per rivedere l'espansione delle aree cargo dell'aeroporto, dopo che il Ministero dell'Ambiente aveva bloccato il progetto
Il Pd (di Samarate) attacca la Lega per il decreto con cui si punta a sbloccare l’espansione dell’aeroporto di Malpensa: «Progresso significa migliorare la qualità della nostra vita: oggi non si può più far finta di non comprendere che distruggere aree verdi determina un peggioramento generale del nostro vivere» dicono i dem samaratesi.
L’ampliamento delle aree cargo era stato stoppato dalla Commissione Valutazione Impatto ambientale del Ministero dell’Ambiente, nella primavera scorsa. Una «decisione tecnica» si era affrettati a dire dalla maggioranza di governo, con la Lega che ha poi annunciato subito un intervento per rivedere il pronunciamento del Ministero. Intervento oggi concretizzato nell’inserimento nel “decreto aria” (che riguarda l’inquinamento atmosferico) di un emendamento per consentire il dietrofront.
Mossa leghista contestata dal Pd a livello parlamentare, con una serie di contro-emendamenti, anche se sul tema il partito ha tenuto una linea piuttosto defilata (va considerato anche che il maggiore azionista di Malpensa è il Comune di Milano, oggi a guida centrosinistra). Di certo chiara è la posizione della sezione Pd samaratese, che accusa la Lega di voler continuare una «espansione senza vincoli», parlando di «guerra all’ambiente».
Qui di seguito il comunicato integrale:
Dopo che il Ministero dell’Ambiente aveva bloccato l’espansione dell’area cargo di Malpensa al di fuori dell’attuale sedime aeroportuale, limitando l’eventuale ulteriore cementificazione ad un’area entro gli attuali limiti perimetrali (considerata più che soddisfacente ad esaudire ogni più rosea previsione di sviluppo), i lungimiranti capi della Lega, Salvini e Giorgetti, insieme al fedele scudiero Candiani, sono scesi nuovamente sul sentiero di guerra contro l’ambiente.
Con un piglio decisionista più consono a battaglie migliori, hanno imposto che nel recente Disegno di Legge 870 votato dal Senato e relativo, ironia della sorte, alla tutela della qualità dell’aria e alla limitazione della circolazione stradale, Malpensa fosse definita “area di interesse strategico nazionale”, in modo tale da poter proseguire nella sua espansione senza vincoli.
A questo punto non ci meraviglieremmo se anche la Variante alla Strada Statale 341 (la strada nella brughiera che ferirà pesantemente il nostro territorio da nord a sud, con conseguenze sulla qualità della vita di tutti i Samaratesi) subisse un’accelerazione, distruggendo in maniera sostanziale l’ultima area verde esistente tra Samarate e Busto Arsizio e caricando il nostro territorio di ulteriore traffico. Se poi aggiungiamo l’arroganza con cui la Lega in Regione Lombardia (con il presidente Fontana) sta portando avanti un altro progetto che riguarda il nostro territorio, e cioè il nuovo ospedale unico di Busto Arsizio, che non solo porterà alla distruzione di altre aree verdi o comunque libere e farà collassare il traffico lungo l’asse del Sempione, ma decreterà anche la fine dei due ospedali esistenti di Gallarate e Busto Arsizio, abbassando ancora di più l’offerta di sanità pubblica già oggi carente, ci domandiamo: ma i suddetti leaders della Lega quali interessi perseguono nel loro impegno politico?
Ogni tanto si ricordano di essere stati votati, ormai da tanti anni, da tanta gente comune che pensava che avrebbero difeso e promosso gli interessi essenziali per vivere un po’ bene? E quali sono interessi più importanti, in aree molto antropizzate come la nostra, rispetto alla qualità dell’aria, alla possibilità di trascorrere del tempo immersi in aree verdi, alla riduzione del traffico, ad ospedali funzionanti, con posti letto, personale e specialità adeguate ai problemi di salute della popolazione di tutto il sud della Provincia di Varese?
Più di una voce si è già levata per far notare che non si può proseguire imperterriti nell’opera di distruzione dell’ambiente e poi fare la passerella in manifestazioni per la prevenzione dei tumori: ci associamo a questo giudizio. Progresso significa migliorare la qualità della nostra vita: oggi non si può più far finta di non comprendere che distruggere aree verdi determina un peggioramento generale del nostro vivere. Queste imposizioni dettate dai palazzi romani e milanesi ci fanno amaramente sorridere ripensando al vecchio slogan della prima Lega “Padroni a casa nostra”: ma oggi chi sono i servi e chi sono i padroni?
Direttivo Partito Democratico di Samarate
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