Macchinari industriali ricondizionati: incontro tra risparmio ed efficienza

Nel mondo dell'industria, per essere costantemente competitivi sul mercato, è necessario possedere una certa efficienza operativa, data dalla forza lavoro ma anche dai macchinari a disposizione

macchinari industriali ricondizionati

Nel mondo dell’industria, per essere costantemente competitivi sul mercato, è necessario possedere una certa efficienza operativa, data dalla forza lavoro ma anche dai macchinari a disposizione. Per essere sempre in linea con le evoluzioni che nel tempo emergono, soprattutto tecnologiche, è necessario di tanto in tanto rinnovare il parco dei macchinari industriali, acquistandone di nuovi. Spesso però gli alti costi scoraggiano l’azione e molti imprenditori optano per modelli ricondizionati, valido compromesso tra la necessità di risparmiare e il desiderio di ottenere prestazioni ottimali. Si tratta di macchinari già utilizzati in precedenza in ambienti industriali, quindi non più nuovi di zecca, ma sottoposti a un processo completo di riparazione, aggiornamento e restauro per ripristinarli in ottica di recuperarne prestazioni e durata. Obiettivo il riportare macchinari ricondizionati il più vicino possibile alle condizioni di fabbrica, rendendoli di nuovo affidabili ed efficienti. Un concetto simile al revamping, termine utilizzato per descrivere un processo di rinnovamento o aggiornamento di un impianto o macchinario per estenderne la vita e migliorarne le prestazioni.

Macchinari industriali ricondizionabili

Innanzitutto è doveroso precisare che non tutti i tipi di macchinari industriali sono adatti per l’acquisto usato. La scelta di riutilizzare o comprare un nuovo macchinario dipende da vari fattori, tra cui l’età dell’attrezzatura, la sua manutenzione passata e le esigenze specifiche dell’azienda. Tra le categorie di macchinari che possono essere rimpiazzate con successo ci sono le macchine utensili quali torni o fresatrici, impiegate per la lavorazione di diversi materiali.

Gru, carrelli elevatori e altre attrezzature fondamentali per il sollevamento e il trasporto sicuro di carichi pesanti possono essere acquistate usate a condizioni vantaggiose. Le apparecchiature di sollevamento e movimentazione sono sottoposte a stress considerevoli e l’usura delle parti meccaniche e dei sistemi di controllo può verificarsi nel tempo, rendendo preferibile l’entrata in gioco di modelli ricondizionati anche per una questione di impatto ambientale. Persino impiegare un essiccatore industriale usato invece di comprarne uno nuovo è un’opzione percorribile, senza che con questa sostituzione sussistano ripercussioni particolari alla sua funzionalità.

Quali macchinari non si possono ricondizionare?

Ci sono però dei macchinari che non possono essere rimpiazzati da modelli ricondizionati perché non sarebbe pratico o sicuro: è il caso dei macchinari industriali altamente automatizzati, progettati per l’assemblaggio personalizzato di prodotti. La difficoltà in questo caso è dovuta alla complessità delle linee di produzione e all’integrazione dei sistemi. Stesso discorso vale per le apparecchiature chimiche usate su scala industriale, perché devono rispettare precisi requisiti di sicurezza ed essere conformi alle normative ambientali. Tutti aspetti che spingono verso l’acquisto di un macchinario nuovo piuttosto che usato.
Non è poi detto che i modelli che si intende ricondizionare possano subire tale processo: ad esempio, se i serbatoi per aria compressa usati non dovessero passare il test di pressione, essenziale a verificare che tutto funzioni per il meglio, significa che non sono più in grado di sopportare determinati stress in modo sicuro e, pertanto, sarebbe opportuno puntare sul nuovo.

Quando scegliere un macchinario ricondizionato?

Ci possono essere varie ragioni per cui si decide di scegliere un macchinario ricondizionato: il vecchio dispositivo che si intende sostituire può trovarsi a un punto avanzato della sua vita o essere diventato obsoleto ma, piuttosto che cambiarlo con un modello nuovo dai costi elevati, le aziende preferiscono optare per una tipologia usata seppur in egual modo funzionale, come se fosse appena stata fabbricata, a prezzi più favorevoli. Nei processi industriali spesso i macchinari sono interconnessi, tanto che rimpiazzarne uno potrebbe significare dover cambiare tutta la linea. Con dei macchinari ricondizionati magari meno moderni ma compatibili il problema viene risolto alla radice: si andrà a inserire nella catena di produzione un’unica apparecchiatura usata ma performante, mantenendo al loro posto tutte le altre, con un risparmio economico non da poco.

A volte può essere un calo di prestazione a richiedere la sostituzione di un macchinario con uno ricondizionato: prendendo dei compressori, se questi presentano una diminuzione della pressione d’aria o una produzione di aria compressa meno efficiente, sostituendoli con dei compressori aria compressa usati invece che puntare sui nuovi di zecca, si andrà a sopperire la problematica di componenti usurati o malfunzionanti senza spendere cifre elevate e al tempo stesso senza inficiare la produzione. La scelta di acquistare un macchinario ricondizionato viene spesso fatta dalle piccole imprese proprio perché, avendo un budget più limitato, puntano al risparmio. Ultimo aspetto, ma per questo non meno importante, i vantaggi non sono solo di tipo economico ma anche ambientali: i macchinari ricondizionati contribuiscono a ridurre i rifiuti perché, invece che essere fabbricate nuove attrezzature, si sfruttano quelle già presenti sul mercato, rimettendole a nuovo.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 26 Ottobre 2023
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