Fondazione Cariplo mette nel bilancio 2024 oltre 153 milioni di euro per attività filantropiche
Presentate questa mattina a Milano le attività filantropiche che Fondazione Cariplo metterà in campo per il 2024 per progetti che puntino a creare valore condiviso, ridurre le disuguaglianze, allargare i confini e creare condizioni per il rafforzamento delle comunità
Sono state presentate questa mattina a Milano le attività filantropiche che Fondazione Cariplo metterà in campo per il 2024, e fino al 2027. Gli interventi si snoderanno lungo quattro direttrici strategiche che puntano a creare valore condiviso, ridurre le disuguaglianze, allargare i confini e creare condizioni abilitanti.
Su queste linee programmatiche convergeranno le attività operative delle quattro aree di intervento della Fondazione, impegnate nel lavorare in modo sinergico: ambiente, arte e cultura, servizi alla persona e ricerca scientifica.
Il presidente Giovanni Azzone ha dialogato di grandi temi a livello locale ma anche globale con Andrea Cabrini, direttore di Class Cnbc; Francesco Billari, demografo e rettore dell’ Università Bocconi; Francesca Pasinelli, consigliere delegato di Fondazione Telethon; Ferruccio de Bortoli, giornalista e presidente di Vidas – Assistenza ai malati inguaribili e la Ceo di Philea Delphine Moralis.
Per l’attività filantropica è previsto per il 2024 un budget complessivo di oltre 153 milioni di euro, di cui circa 20 milioni destinati a due grandi iniziative realizzate a livello nazionale insieme alle altre fondazioni di origine bancaria: il Fondo per il contrasto alla povertà educativa e il Fondo Repubblica digitale per il contrasto alla povertà digitale: «Dobbiamo contrastare le povertà in modo sinergico – ha detto il presidente Giovanni Azzone – Fondazione Cariplo lo farà coinvolgendo su questi obiettivi tutte le aree di intervento: se da un lato il principale ambito appare quello del sociale, dall’altro anche chi opera in campo culturale, ambientale e in quello della ricerca potrà e dovrà dare un importante contributo. Appare evidente che sia necessario agire a due livelli: sulle emergenze, per garantire i bisogni primari, e su tutto ciò che può generare sviluppo economico».
I nuovi organi della Fondazione rinnovano così il patto con le associazioni del territorio: «Il ruolo delle associazioni presenti sul nostro territorio è fondamentale per affrontare insieme le difficoltà e cercare di dare risposte ai bisogni delle persone – ha spiegato Carlo Massironi, membro per il territorio di Varese della Commissione centrale di beneficenza della Fondazione – Sono sicuro che anche per il prossimo anno gli enti non profit di Varese e provincia con lungimiranza e competenza sapranno proporre progetti innovativi seguendo le linee programmatiche individuate da Fondazione Cariplo».
«Dobbiamo dire grazie agli enti non profit che lavorano ogni giorno su mille fronti: senza di loro la situazione sarebbe ancora più grave di quella che abbiamo davanti agli occhi – ha aggiunto Azzone – Miriamo ad un welfare di precisione, in cui la tecnologia e l’analisi dei dati possono essere un grande alleato. Vogliamo e dobbiamo credere insieme nel futuro».
Fondazione Cariplo propone una strategia di intervento che parte dal proprio ruolo nel contesto locale del suo storico territorio di riferimento (la Lombardia e le province di Novara e del Verbano-Cusio-Ossola) alla luce però del contesto globale, che pone interrogativi su grandi temi quali le vecchie e nuove povertà e fragilità, le dinamiche demografiche e migratorie, la crisi climatica, l’occupazione: «Lo sguardo deve essere necessariamente allargato ai fenomeni planetari. Ciò che accade sui nostri territori è l’effetto dei grandi cambiamenti in atto a livello globale e nazionale. Vogliamo collaborare con tutti coloro che desiderano impegnarsi su questi fronti. In primis, con le fondazioni in Italia e nel mondo», ha concluso il presidente di Fondazione Cariplo.
Questi i principali ambiti di attività previsti per il 2024, suddivisi nelle quattro direttrici strategiche:
1. Creare valore condiviso, attraverso il sostegno alla creazione e allo sviluppo sostenibile di ecosistemi territoriali (impegno complessivo 52,6 mln di euro)
2. Ridurre le disuguaglianze, intervenendo sulle diverse forme di povertà e fragilità (24,7 milioni di euro
3. Allargare i confini, comprendendo e gestendo le relazioni tra il territorio di riferimento, l’Italia e l’Europa (27,7 mln di euro)
4. Creare le condizioni abilitanti al rafforzamento delle comunità (17,9 mln di euro)
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