La madre di Matteo Pasquetto: “La mia stima per l’uomo Matteo della Bordella”

Lunedì sera la proiezione nell'ambito di Glocal Doc del documentario che lo vede tra i protagonisti. Qui il ricordo della mamma di Matteo Pasquetto, l'amico deceduto: "Fu lui a chiamarmi per darmi la notizia"

Matteo Pasquetto

Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviataci da Marina Consolare di Casa Matteo Varese e madre di Matteo Pasquetto che morì in una spedizione con Della Bordella. La sua testimonianza arriva il giorno prima della proiezione a Glocal Doc del documentario “Il ragno della Patagonia” dedicato alla storia di Casimiro Ferrari e allo stesso alpinista varesino.

Gentile direttore,

lunedì sera, nell’ambito del Festival Glocal Doc di Varesenews, in collaborazione con il CAI, verrà proiettato il film ‘Il ragno della Patagonia’. Tra i co-protagonisti il nostro Matteo Pasquetto.

Mi piace farvi arrivare questa mia brevissima riflessione: ho una stima davvero grande per l’uomo Matteo della Bordella e vorrei che la sua città lo conoscesse non solo come uno dei più grandi alpinisti italiani del momento ma per la caratura umana, soprattutto come messaggio per i giovani!

Il bellissimo docufilm che stiamo per vedere questa sera ci parla di montagne, di uomini, di passioni in ambienti meravigliosi.
Non vedremo, però, l’impresa più difficile, ardua, faticosa di Matteo della Bordella.
E qui, davanti al pubblico della sua città, la voglio condividere.

7 agosto 2020, ore 15.51.
Matteo prende in mano il suo cellulare.
Scorre la lista dei contatti, si ferma.
E chiama.
Dall’altra parte, io, la mamma del suo amico e compagno di cordata, quello che lui una volta aveva definito il suo erede naturale, Matteo Pasquetto, alla quale deve comunicare che il figlio, due ore e mezzo prima, è precipitato davanti ai suoi occhi.
Ed è morto.

Non so che cosa sia passato nell’animo di Della Bordella in quel momento, ero impegnata a vivere i cinque minuti più brutti e devastanti mia vita.
So solo che ogni giorno ringrazio il Signore che quella telefonata me l’ha fatta proprio lui, Matteo DB e so solo che non passa giorno in cui non chieda al Signore di benedirlo e proteggerlo.

Un grande alpinista non è tale solo per la tecnica ed il sangue freddo.
Un grande alpinista è tale perché è un uomo, a tutto tondo.

Ed io so che Matteo della Bordella è così.

Grazie

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 05 Novembre 2023
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