La scuola si “mette in ascolto”: Regione Lombardia attiva il servizio psicologico per gli studenti
Presentato il progetto finanziato con tre milioni di euro. Dopo una sperimentazione iniziale in 55 scuole, da marzo verrà attivato in tutti gli istituti e sarà attivo 5 giorni su 7

Identificare il bisogno di salute, mitigando il peso crescente dei disturbi psicologici e del disagio psichico degli studenti; intercettare, prevenire e contrastare traumi e disturbi psicologici e del comportamento. Individuare con tempestività possibili situazioni psicopatologiche, con l’obiettivo di favorire un’appropriata presa in carico anche dei Servizi socio-sanitari territoriali; promuovere abilità e competenze per il successo formativo degli alunni, potenziando i processi di inclusione ed integrazione scolastica, con particolare riguardo alla gestione degli alunni con bisogni educativi speciali.
Sono questi alcuni dei temi che saranno affrontati dagli sportelli di ‘Scuola in ascolto’, che vedranno il coinvolgimento di psicologici e pedagogisti, in raccordo con i Servizi territoriali e le ATS. L’iniziativa interessa gli Istituti scolastici statali e paritari di primo e di secondo grado e gli Istituti di Formazione Professionale (IeFP).
Nella nostra provincia l’intervento riguarderà gli oltre 111.000 iscritti dei diversi ordini e cicli: i 96.283 studenti delle scuole statali, i 10.249 degli istituti paritari e i 4.605 della formazione professionale.
L’intervento è stato spiegato dagli assessori regionali Guido Bertolaso (Welfare), Simona Tironi (Istruzione, Formazione e Lavoro), Elena Lucchini (Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità) insieme a Laura Parolin, presidente Ordine Psicologi Lombardia e a Silvia Negri, vicepresidente Federazione delle Associazioni dei Pedagogisti.
L’avvio, dopo una sperimentazione iniziale a metà-fine gennaio su 25 scuole statali, 15 paritarie e 15 scuole di formazione professionale, è previsto entro il mese di marzo 2024 e sarà attivo 5 giorni su 7.
Entro fine gennaio si prevede il voto finale in aula del Consiglio regionale lombardo e poi nel corso del 2024 le delibere attuative.
TIRONI: AIUTIAMO I RAGAZZI NEI MOMENTI DIFFICILI – «Regione Lombardia sta lavorando attivamente per potenziare il lavoro di assistenza psicologica e pedagogica per le famiglie, gli insegnanti e gli studenti. Abbiamo stanziato oltre 3 milioni di euro per il prossimo triennio ».
Oltre a casi di disagio sociale, gli specialisti operativi presso gli sportelli possono aiutare gli studenti che hanno difficoltà relazionali o malessere psico-fisico, problemi adattativi, sintomatologia ansioso-depressiva, difficoltà relazionali, disturbi alimentari, disagi emotivi transitori ed altri eventi e traumi da stress (anche derivanti dalla pandemia).
Saranno anche avviate azioni di sensibilizzazione e formazione, nelle Istituzioni scolastiche e formative, a favore del personale della scuola, dei genitori e degli studenti, in modo da affrontare tematiche riguardanti i corretti stili di vita e la prevenzione di comportamenti a rischio per la salute, in raccordo con i Servizi socio-sanitari territoriali e con le progettualità ministeriali e regionali nell’ambito della prevenzione e della promozione della salute.
ASSESSORE BERTOLASO: DISAGIO GIOVANILE AUMENTATO MOLTO DOPO IL COVID, PRONTI AD AIUTARE LORO E INSEGNANTI – «Prima del Covid, gli accessi nei nostri Pronto soccorso per questo tipo di problematiche erano molto limitati. Se ne registrava uno alla settimana. Oggi, purtroppo, è cambiato tutto e i giovanissimi che si presentano in ospedale per questo tipo di disagio possono anche essere 3 o 4 al giorno nei grandi ospedali metropolitani».
ATTIVAZIONE DEL SERVIZIO – Per il servizio Scuola in ascolto saranno creati appositi spazi di consulenza e formazione, all’interno delle strutture scolastiche, grazie al coinvolgimento di scuole statali, paritarie e istituzioni formative, che si organizzeranno in Rete per garantire la maggiore diffusione del servizio sul territorio. Saranno coinvolti psicologi e pedagogisti selezionati per questo servizio, e saranno in costante raccordo con le ATS di competenza territoriale e in particolare con il Dipartimento PIPPS (Programmazione per l’Integrazione delle Prestazioni Sociosanitarie con quelle Sociali) e il Dipartimento IPS (Igiene e Prevenzione Sanitaria), con la rete dei Servizi territoriali competenti e con le Scuole appartenenti alla Rete regionale delle Scuole che promuovono Salute (SPS).
LUCCHINI: “SCUOLA IN ASCOLTO’ ULTERIORE EFFICACE INTERVENTO PREVENZIONE” – «Regione Lombardia considera prioritaria la prevenzione del disagio giovanile. Per questo è stata rinnovata la misura ‘Up- Percorsi per crescere alla grande’ che prevede voucher per adolescenti e preadolescenti realizzata nei territori delle 8 Ats lombarde e che intende intercettare il disagio dei più giovani offrendo anche un sostegno ai genitori per accompagnarli nella complessa fase della crescita dei loro figli».
Tra le attività previste da ‘Scuola in ascolto’ anche quelle di intercettare e gestire i fenomeni di bullismo e cyberbullismo, violenza, disagio giovanile e problematiche comportamentali, al fine di prevenire e contrastare la povertà educativa, la dispersione e l’abbandono scolastico.
SCHEDA APPROFONDIMENTO DALL’APPROVAZIONE DELLA l.r. 16/2001 ALL’AVVIO DEL SERVIZIO ‘SCUOLA IN ASCOLTO’ – La creazione di un servizio psico-pedagogico nelle Scuole statali e paritarie e nelle Istituzioni formative di istruzione e formazione (IeFP) è stato previsto dalla legge regionale n. 16/2021, al fine di rispondere alle situazioni di disagio sociale e relazionale, di apprendimento degli studenti, di povertà educativa e di dispersione scolastica (anche derivanti dall’emergenza COVID-19), ma anche di promozione del benessere psicologico della popolazione scolastica.
Si prevedono due fasi. La Fase 1 che è un invito per la raccolta di Manifestazione d’interesse e la Fase 2 che prevede il finanziamento del Servizio psico-pedagogico attraverso la creazione degli spazi ‘Scuola in ascolto’.
La Manifestazione d’interesse è finalizzata alla costituzione di un elenco di Scuole o Enti di formazione capofila, interessate a candidarsi quali punti di riferimento, per la creazione degli sportelli ‘Scuola in ascolto’ e la realizzazione del Servizio psico-pedagogico. Le Istituzioni scolastiche e formative capofila, in possesso dei requisiti richiesti, saranno selezionate per accedere alla successiva Fase 2 e partecipare al finanziamento degli sportelli ‘Scuola in ascolto’.
Per la definizione del numero di Reti da attivare, è stato preso come base di riferimento il territorio provinciale, tenendo presente anche l’organizzazione della rete ATS in Lombardia.
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