Luino si riconnette al lago: il Masterplan del nuovo lungolago spiegato nel dettaglio
Un campo del vento, un ponte tra Luino e Germignaga e "scale" di avvicinamento all'acqua per plasmare una nuova linea di continuità: questi sono alcuni degli elementi che contribuiranno a ridefinire la nuova visione della città di Luino
«Crediamo che oggi la politica, in quanto legittima rappresentanza pubblica, deve adottare un approccio proattivo nello sviluppo delle città, ossia avere una propria agenda. Non in contrapposizione ma in collaborazione con una iniziativa privata. In questa ottica il progetto urbano assume un ruolo fondamentale e consente alla politica di avere una posizione concreta, condivisibile, capace di indirizzare e ispirare lo sviluppo della città verso un futuro migliore».
È con questa filosofia che prende forma il tanto discusso e amato Masterplan, firmato da OASI architects di Busto Arsizio, per la riqualificazione del nuovo lungolago di Luino, che, dalla rotonda del marinaio alla foce del Tresa, mira a riconnettere gli spazi pubblici esistenti per creare una nuova linea d’acqua aperta a tutti.
Un progetto che cerca di plasmare uno spazio pubblico accogliente e vibrante, destinato a migliorare ulteriormente la città di Luino nel contesto della “Città dei Laghi”.
Per capirne di più, abbiamo intervistato l’assessore all’Urbanistica e all’Ambiente Francesca Porfiri, con la quale abbiamo esplorato in dettaglio l’idea di “città” di questa amministrazione, fermamente convinta che «spostando pochissimo, si può cambiare tutto».
CAMPO DEL VENTO
Il fulcro del progetto, o la sua conclusione a seconda del punto di vista, prende forma nel nuovo Campo del Vento, che sorge nel luogo in cui un tempo si ergeva il campo da calcio, nei pressi della Canottieri Luino. Questo spazio si trasformerà in un parco pubblico concepito per il gioco non strutturato, «offrendo la possibilità di godere del lago e di praticare attività come il calcio con 2, 3 e più palloni, coinvolgendo gruppi da 3, 5, 25 persone. Insomma, l’intenzione – spiega Porfiniri – è quella di conferire a questo spazio una connotazione di flessibilità e di ampliamento delle possibilità. Lo spazio vuoto al centro rimarrà appositamente tale, così da poter ospitare diverse situazioni».
Questo spazio sarà definito da un anello minerale che strutturerà la sua forma, ulteriormente abbracciato da un secondo anello più morbido concepito per le attività all’aria aperta. Attorno a questi anelli, si prevedono aree più attrezzate, compresi campi da beach e spazi dedicati a attività sportive all’aperto, intervallati da sedute e arricchiti da piantumazioni per fornire un adeguato ombreggiamento. «L’elemento dell’ombreggiatura sarà ripreso lungo l’intera linea di costa in cui interverremo, garantendo che la naturalizzazione del lungolago offra anche questo aspetto di comfort» racconta Porfiri.
La zona più prossima alla foce del Tresa, invece, avrà un carattere naturalistico più spinto, con l’obiettivo di creare un Parco della Foce del Tresa che si estenda su entrambe le sponde dei comuni. Qui sarà collocato il ponte tra Luino e Germignaga, collegando il campo del vento al Parco Boschetto di Germignaga. Dopo la realizzazione del ponte pedonale, l’area dell’ex campo da calcio di Luino assumerà così il ruolo di uno spazio pubblico baricentrico e connettivo tra i due comuni limitrofi. «Questo sarà un primo tassello; il desiderio è quello di creare un vero e proprio parco fluviale che risalga l’intero percorso, per dare vita a un solo ambito naturalistico, ovvero il Parco della Foce del Tresa» aggiunge Porfiri.
Il tutto sarà arricchito da strutture galleggianti, che, sia in prossimità del Campo del Vento che in via Lido, si spingeranno all’interno del lago, offrendo anche la possibilità di utilizzare gonfiabili per l’aspetto ludico.
EX-AREA RATTI
«Inoltre – spiega Porfiri, l’idea sarà anche quella di individuare spazi nell’ambito della rigenerazione urbana, uno strumento di cui l’amministrazione si è voluta dotare. Questo Masterplan, infatti, non si propone esclusivamente di strutturare un nuovo spazio pubblico, ma anche di fornire una visione che permetta il dialogo con il privato. Come amministrazione, siamo consapevoli della necessità di avere chiara la nostra visione di città pubblica per poter interagire e confrontarci con gli altri attori coinvolti nella realizzazione di questa idea. Il rapporto pubblico-privato nella rigenerazione è fondamentale, ma è altrettanto importante dotarsi degli strumenti necessari affinché l’intervento possa essere efficace, concreto e consenta il bilanciamento degli interessi di entrambi gli attori».
L’area ex-ratti, con la presenza di un’attività produttiva ora dismessa, si sviluppa lungo uno degli assi viabilistici principali che collega il Comune di Germignaga con il centro di Luino. L’ex fabbrica occupa, infatti, una posizione strategica all’interno del tessuto urbano, situata ai margini ovest del territorio comunale, a conclusione del percorso principale lungo il lago e in stretta connessione con il fiume Tresa e il lago Maggiore. Nonostante la sua potenziale strategicità nella posizione, però, – si legge nel progetto – l’area attualmente costituisce un grande ostacolo visivo tra il tessuto urbano, il fiume e il lago ed è per questo che – si legge ancora – l’obiettivo primario dell’intero processo sarà connettere questo spazio agli spazi pubblici esistenti, anch’essi oggetto di rigenerazione, per generare un nuovo polo ricettivo, culturale e sportivo aperto alla città.
VIA LIDO
La riqualificazione di via Lido rappresenterà anch’essa un elemento cruciale nella definizione di questo tratto del lungolago, poiché contribuirà a valorizzare gli accessi alle varie strutture affacciate su questo spazio pubblico. Si pensi alla nuova struttura per la somministrazione del Lido, alle retrostanti piscine, al bar del porto e ai servizi per il porto.
In aggiunta, nell’ottica di potenziare l’accesso al lago, sarà creato uno spazio spiaggia pubblico situato sotto le piscine, facilitando l’accesso all’acqua. Via Lido subirà una completa riqualificazione non appena saranno aperte le piscine e la struttura per la somministrazione, e nel tempo sarà ulteriormente arricchita con piantumazioni e il rifacimento completo della pavimentazione.
«E’ in questo contesto che riemerge l’importante tema della connessione, con lo spazio pubblico che si sviluppa in continuità per rendere attrattive tutte le sue parti, instaurando un dialogo armonioso all’interno di un sistema integrato» sottolinea Porfiri. Il Masterplan, in questa prospettiva, suggerisce di considerare via Lido come una naturale estensione del lungolago, originata nel borgo storico della città e potenzialmente estendibile fino al borgo della città di Germignaga con la costruzione del nuovo ponte tramite Tresa. Tale interpretazione implica una ridefinizione tipologica della via, trasformandola in una strada prevalentemente pedonale.
PIAZZA DEL PORTO
Attualmente adibita a vasto parcheggio a raso in supporto alle infrastrutture portuali, la piazza subirà una trasformazione significativa per diventare una spaziosa piazza minerale.
«Il porto è certamente un elemento essenziale per una città desiderosa di distinguersi nella Città dei Laghi. Potenziare e ridefinire il porto consente uno sfruttamento ottimale degli spazi pubblici. L’intenzione è di creare uno spazio pubblico flessibile: una piazza minerale con pavimentazione completamente riqualificata, utilizzando materiali più idonei rispetto all’asfalto, trasformandola così in un luogo adatto a ospitare diverse funzioni ed eventi. Nonostante la possibilità di mantenere la funzione di parcheggio in certi momenti, l’obiettivo è quello di avere uno spazio versatile adatto a usi diversi».
PIAZZA INCLINATA
Un piano inclinato sarà invece realizzato in zona porto per consentire la fruizione del lago e l’avvicinamento alla linea d’acqua. Nella nicchia esistente della banchina muraria, potrebbe essere eretta una struttura leggera a forma di scalinata, in continuità formale e materiale con i moli di imbarco. Questa struttura, oltre a fungere da scalinata per accedere all’acqua, sarà anche una platea o un belvedere. «Il ritorno alla creazione di un legame tra la città e il lago è essenziale, non solo in termini percettivi ma anche per la fruizione» spiega Porfiri.
PROMENADE
La passeggiata sarà il filo conduttore di questa area, arricchita con piantumazioni di essenze per consentire la fruizione all’ombra e schermare visivamente e acusticamente dalla strada adiacente. Il percorso tortuoso tra gli alberi, gli arbusti e le panchine, con varie aperture scenografiche, aggiungerà una nuova dimensione alla promenade esistente, riducendo l’impatto visivo e sonoro della strada trafficata.
ROTONDA DEL MARINAIO
Il punto finale sarà la ridefinizione della rotonda del marinaio, concepita non solo come uno spazio dedicato alle auto ma come un punto di avvistamento, una torretta aperta sia verso il lago che verso la stazione. Questo elemento si inserirà come un punto dinamico all’interno di questo spazio pubblico flessibile e permeabile, consentendo l’utilizzo a 360 gradi e comprendendo ambiti di rigenerazione.
«Il masterplan non segna la conclusione dell’impegno dell’amministrazione per la riqualificazione del lungolago; siamo già al lavoro sulla riqualificazione del lungolago di Colmegna, un altro ambito intrigante che richiede una riflessione e una riorganizzazione. Continuiamo a immaginare la linea d’acqua di Luino» conclude Porfiri.
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