Stati generali della cultura a Busto Arsizio. Paola Dubini: “La cultura rende sempre”
L'economista da anni si occupa della sostenibilità economica della cultura e ha partecipato all'evento annuale organizzato dall'assessore Manuela Maffioli. Presenti 80 associazioni
La settima edizione degli Stati Generali della Cultura è stata un vivace crocevia di idee e progetti, che ha coinvolto circa 80 associazioni e realtà culturali di Busto Arsizio. Per la prima volta è stato affermato un concetto importante, “la cultura rende”, parole di Paola Dubini, economista, autrice, public speaker e professoressa di Management in Bocconi e a IMT Lucca che da tempo si occupa delle implicazioni economiche della cultura, intervenuta durante la mattinata di sabato.
Tenutasi presso il Museo del Tessile, l’evento è stato convocato dalla vicesindaco e assessore alla Cultura, Identità e Sviluppo Economico Manuela Maffioli. L’iniziativa è stata inaugurata con i saluti del sindaco Emanuele Antonelli, sostenitore convinto dell’importanza della cultura per l’arricchimento sociale ed economico della città. La presidente del consiglio Laura Rogora ha sottolineato l’essenzialità di partecipare a eventi che pongono al centro la cultura, definendola il cuore pulsante della comunità. Anche l’assessore regionale alla Cultura Francesca Caruso ha contribuito con un messaggio in video, sottolineando l’importanza di tali iniziative per il tessuto culturale della regione.
Manuela Maffioli ha introdotto le tre parole chiave che guideranno le strategie delle politiche culturali per il 2024: concretezza, risposte e crescita.
La concretezza è stata enfatizzata dall’assessore, evidenziando la crescita della progettualità e l’aumento dei partecipanti ai tavoli tematici, sottolineando come i numeri testimonino il crescente interesse della comunità verso la cultura. Numeri precisi sono stati forniti in riferimento agli ingressi ai musei e alle attività didattiche svolte nel 2023. Da quando sono stati installati i contapersone (circa 3 mesi) si è potuto quantificare gli ingressi al Museo del Tessile e a Palazzo Cicogna e i numeri non mentono: la media del Museo del Tessile è di circa 1500 persone al mese mentre a Palazzo Cicogna sono circa 900 gli ingressi registrati.
Il concetto di risposte è stato collegato alla necessità di offrire soluzioni strutturali e spazi adeguati per le attività delle associazioni culturali, menzionando cantieri avviati e progetti futuri nell’ambito del Pnrr: la rinascita avviata delle ex-carceri asburgiche e l’auditorium che troverà posto all’interno dell’area dell’ex-calzaturificio Borri.
Il terzo pilastro, la crescita, è stato definito come un obiettivo sia individuale che economico. Maffioli ha sottolineato come la cultura possa portare sviluppo e ha evidenziato la necessità di consapevolezza di fronte alle difficoltà, esortando a considerare la cultura come un elemento chiave per far crescere la città.
Successivamente, è stato proiettato un video intitolato “Un anno di Cultura” a cura dell’Istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni, che ha rappresentato un excursus visivo delle attività culturali della città.
Paola Dubini è stata protagonista della seconda parte dell’evento con un intervento dal titolo “La Cultura rende”. Dubini ha sottolineato come investire nella cultura sia un investimento certo, affermando che nulla viene perso da tale investimento. Ha evidenziato il ruolo moltiplicatore della cultura nello sviluppo e l’importanza della collaborazione con le istituzioni pubbliche.
Dubini ha manifestato sorpresa per la ricchezza delle infrastrutture culturali presenti a Busto Arsizio, sottolineando l’eccezionalità della città sotto questo aspetto e invitando a osservarla con grande attenzione.
Gli Stati Generali della Cultura hanno dunque offerto un’ampia panoramica delle attività culturali passate e presenti della città, sottolineando l’importanza di investire e collaborare per far crescere la cultura e l’intera comunità.
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