Tanti momenti per un “taccuino“: Cuvio si stringe attorno alle tradizioni
Il concerto natalizio della Filarmonica Cuviese, consueto momento di ritrovo della comunità per uno scambio di auguri, ha avuto il solito successo di folla e spettacolo
Ed è stata ancora grande festa. Sabato 9, il concerto natalizio della Filarmonica Cuviese, consueto momento di ritrovo della comunità per uno scambio di auguri, ha avuto il solito successo di folla e spettacolo. Novità, premiazioni, riconoscimenti, ricordi e sopratutto musica, grande musica, sono state il sale che hanno dato particolare sapore alla manifestazione. A pilotare la serata, le musiche dell’ultra secolare Banda di Cuvio, che ha presentato la prima importante novità.
Dopo quasi trent’anni di direzione, la scorsa estate, Claudio Beltrame ha lasciato la guida del gruppo musicale; a sostituirlo è stata chiamata Irene Guerra, giovane direttrice che già vanta numerose collaborazioni di prestigio tra Lombardia e Piemonte e attualmente è impegnata nella direzione di altre bande quali Comerio, Cassano Valcuvia e Grantola Durante l’esibizione, una variegata esecuzione di brani mirabilmente eseguiti, nell’intervallare di questi, hanno trovato spazio vari momenti culturali: al primo intervallo palco aperto per il Comune di Cuvio che ha premiato i ragazzi vincitori delle borse di studio riservate ai frequentanti le scuole primarie di secondo grado.
Il riconoscimento ai vincitori è stato consegnato direttamente dal sindaco dott. Enzo Benedusi che, con soddisfazione, ha sottolineato come i premiati siano risultati tra i migliori anche nei vari istituti che attualmente frequentano. I premiati con un valore di euro 500 sono: Emma Olivia Maggi con valutazione media 7,82, Erica Savini con 8,08, Mattia Serafin con 8,4, Giorgia Spadaro con 8,43, Veronica Massa con 8,64, Federica Cardinale con 9. Importanti riconoscimenti sono stati anche consegnati dalla Banda di Cuvio, sodalizio attivo da quasi due secoli. La longevità del gruppo è soprattutto determinata dalla passione per la musica e l’attaccamento al gruppo dei suoi elementi; virtù che appartengono in notevole quantità a Camillo Peruggia e Lillo Omini, da 50 anni ottimi suonatori e anche validi dirigenti (Peruggia per oltre dieci anni presidente) e ai quali, con grande apprezzamento per la loro opera, il presidente Pieremilio Tenconi ha donato una targa.
Con l’intervento dell’ Arch. Gianni Pozzi, presidente del Centro studi e documentazione per la Valcuvia e l’Alto Varesotto “Giancarlo Peregalli”, è stata poi celebrata un’altra ricorrenza: la 25° edizione del “Taccuin de Cuvi”. L’esimio storico valcuviano, si è complimentato con gli autori, Giorgio Roncari e Graziano Tenconi, per la perseveranza nel pubblicare l’almanacco con abbondanza di testi dialettali e analizzando le cause per cui il dialetto nei nostri paesi sta scomparendo, ha evidenziato come il concetto di cultura degli anni 50- 60, imponeva ai più anziani di usare la nostra parlata solo con coetanei e di parlare in famiglia con i giovani esclusivamente l’italiano, bloccando di fatto un’adeguata divulgazione ai posteri del nostro vernacolo. Il “Taccuin de Cüvi”, dai prossimi giorni, sarà reperibile presso i vari sponsor, il comune di Cuvio o contattando la Pro Loco di Cuvio (www.cuvio.com).
(foto cortesia Franco Velati)
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