Biciclette, fattorini antispreco e un hub per smaltire le eccedenze alimentari: nasce a Varese la catena della solidarietà del cibo
Una vera folla di rappresentanti delle realtà coinvolte ha voluto salutare Ri-hub, una realtà che ha per ora pochi - se non nessuno - esempi simili in regione e in Italia sostenuti dalla pubblica amministrazione
Si sono presentati in tantissimi per l’inaugurazione nei locali dell’assessorato all’ambiente di via Copelli a Varese di Ri-Hub, l’innovativo progetto che aiuta ad utilizzare le eccedenze alimentari anche dei negozi di prossimità, a favore di mense e realtà che danno da mangiare ai poveri.
Dalle associazioni che si occupano di disagio sociale alle associazioni ambientaliste, dai rappresentanti delle associazioni di Categoria a quasi tutta la Giunta, dall’assessore regionale alla Cultura Caruso ai consiglieri regionali Astuti e Licata, fino alla deputata che ha dato il nome alla legge antispreco, Maria Chiara Gadda, una vera folla ha voluto salutare questa novità che ha per ora pochi – se non nessuno – esempi in regione e in Italia sostenuti dalla pubblica amministrazione.
Il progetto, ideato e fortemente voluto dall’assessore alla tutela ambientale sostenibilità sociale e economia circolare Nicoletta San Martino e condiviso , in un tavolo chiamato “Varese Città antispreco” condiviso con enti del terzo settore, associazioni, istituzioni, scuole e imprese, è stato approvato e finanziato da Regione Lombardia e prende l’avvio dalla legge Gadda 166/2016, conosciuta anche come legge “antispreco”, che promuove l’eliminazione degli sprechi regolamentando in maniera più semplice la distribuzione di prodotti eccedenti ai fini della solidarietà sociale.
E-BIKE, SCATOLE TERMICHE E VOLONTARI PEDALATORI: COME SI ALIMENTA LA SOLIDARIETA’ DI RI-HUB
Una delle caratteristiche più simpatiche e efficienti del progetto è la modalità di raccolta delle eccedenze: ri-HUB food infatti prevede che giovani volontari in sella alle bici cargo elettriche ritirino giornalmente la merce invenduta dai negozi alimentari di prossimità e la consegnino all’hub perché possa essere donata alle associazioni che ne faranno richiesta per i loro assistiti. «Una raccolta che avverrà, comprensibilmente, a fine giornata, e verrà poi depositata nel centro di raccolta di via Copelli, che ha a disposizione frigoriferi e scatole termiche, che permettono di conservare quello che si può utilizzare – spiega Andrea Benzoni del Banco Alimentare, che fa da capofila del progetto – da questo spazio sarà possibile immediatamente “smistare” le eccedenze in base alle esigenze di ognuna delle associazioni: una dinamica semplicissima, che penso però possa essere utile per tutti. Banco Nonsolopane fa da capofila un po’ per la presenza nella città e un po’ per la collaborazione già attiva con Croce Rossa Italiana e Pane di sant’Antonio, che gestiscono le due mense aperte quotidianamente».
Le tre realtà che gestiranno l’hub sono infatti Pane di sant’Antonio, Banco Nonsolopane e Croce Rossa. ATS Insubria – oggi presente con Maria Antonietta Bianchi – ha definito i protocolli igienico sanitari e formato i volontari, mentre l’Ufficio scolastico provinciale – rappresentato all’inaugurazione dal Dirigente Giuseppe Carcano – e la professoressa Stefania Barile, coordinatrice del progetto universitario Giovani Pensatori, hanno definito dei PCTO (ex alternanza scuola-lavoro) per gli alunni dell’Istituto alberghiero De Filippi, che parteciperanno alla gestione operativa dell’hub, e per gli alunni del Liceo Artistico delle Scuole Manfredini, che hanno ideato il logo e l’immagine coordinata “vestendo” anche le bici cargo che sono state “svelate” al termine dell’inaugurazione.
«Come donatori invece hanno aderito: AIME, ASCOM, Associazione Panificatori, CNA, Confartigianato Imprese, Confesercenti, Istituto De Filippi – ha sottolineato l’assessore San Martino – Inoltre Università degli Studi dell’Insubria, Pallacanestro Varese, Il Basket siamo noi, Scout AGESCI zona Varese parteciperanno coinvolgendo adulti e ragazzi nelle attività di recupero sulle bici cargo. Una attività che è aperta a chi voglia fare questa speciale forma di volontariato».
VARESE SEMPRE PIU’ CITTA’ ANTISPRECO
Quello dell’hub per le eccedenze è solo la punta di diamante di una solidarietà varesina già ben rodata, e l’assessora ci tiene a sottolinearlo: «Questo progetto è parte di un percorso nato dall’attività del tavolo Varese Città Antispreco costituito due anni fa cui partecipano soggetti pubblici, imprese e enti del terzo settore e il cui scopo è far conoscere e attuare la legge Gadda cogliendone tutte le opportunità, attraverso la creazione di reti e azioni di recupero di eccedenze non solo alimentari – aggiunge Nicoletta San Martino – Voglio ringraziare le associazioni con le quali abbiamo costruito questo progetto; è stato un percorso di partecipazione con le realtà implicate direttamente sul territorio a fianco di chi vive una condizione di povertà, per arrivare insieme a rispondere al meglio ai bisogni e cogliendo le opportunità specifiche della nostra città».
«Varese è una città solidale, con tante associazioni che da anni recuperano le eccedenze: il progetto dell’hub antispreco aggiunge in città un tassello prezioso, senza sostituirsi al loro impegno – Ha commentato l’onorevole Maria Chiara Gadda, prima firmataria della legge 166/16 antispreco – Il punto di partenza da tenere a mente è che recuperare cibo è difficile. E recuperare dalle gastronomie, dalle pasticcerie, o dai bar, è più complesso che farlo da una grande impresa di produzione o dai supermercati, perché il cibo in eccedenza è molte volte fresco, diffuso in più punti, e in piccoli quantitativi. Serve, quindi, un diverso modello organizzativo di recupero di prossimità. Le bici cargo non soltanto consentiranno ai volontari di muoversi per le vie del centro in modo sostenibile, ma sono un potentissimo veicolo educativo. I varesini vedranno che è possibile fare concrete politiche antispreco, in modo efficace e divertente. È positivo che abbiano aderito anche scuole e società sportive, questo progetto spiega meglio di tante parole cosa significa coprogettare tra pubblico e privato sociale. Complimenti all’assessore San Martino per avere saputo capitanare questo gioco di squadra».
«L’assessore San Martino ha iniziato il lavoro con la giunta solo due anni fa, costituendo un assessorato con focus sull’economia circolare e attenzione allo spreco alimentare. Sembrava uno slogan, una cosa poco concreta: questa inaugurazione dimostra che non è cosi, grazie anche all’attenzione delle associazioni e della Regione – Ha commentato il sindaco Davide Galimberti – La creazione del nuovo hub rappresenta un tassello ulteriore che vuole mettere a sistema uno strumento in grado di favorire la riduzione e prevenzione dello spreco alimentare. Un progetto che rientra all’interno di una visione complessiva di città sostenibile, grazie allo sviluppo in questi anni di molti interventi che agiscono su ambiti differenti, dalle opere svolte su scuole ed edifici cittadini per ridurre consumi, emissioni e favorire le fonti di energia rinnovabile, alle misure per incentivare la sostituzione di impianti di riscaldamento obsoleti con impianti più moderni ed efficienti, agli interventi sulla mobilità sostenibile, alla piantumazione di centinaia di nuovi alberi per creare un nuovo polmone verde nel centro città, alle azioni di sensibilizzazione e informazione ambientale, fino al progetto di realizzazione di un hub di ricerca, innovazione e progettualità sulla mobilità del futuro».
«L’iniziativa – ha spiegato Francesca Caruso assessore alla Cultura di Regione Lombardia – alla quale Regione Lombardia, attraverso l’Assessorato all’Ambiente, ha contribuito mettendo in campo circa 60.000 euro, mira a ridistribuire i prodotti raccolti alle associazioni che assistono le persone bisognose promuovendo la cultura del dono e della solidarietà. Inoltre, intende favorire la sostenibilità in tutte le sue forme, recuperando le eccedenze alimentari per ridurre la produzione di rifiuti e abbattere i costi di smaltimento. Un modo anche questo di fare cultura, perchè l’etica è cultura, e non si può che ringraziare questa nobilissima iniziativa».
«Ho ascoltato direttamente dalla voce dei protagonisti le attività meritorie che si compiono – ha aggiunto un sinceramente ammirato Prefetto Salvatore Pasquariello – Ed ho avuto modo di vedere quanta gente concorre al risultato: questo è un incoraggiamento a continuare in questa strada, che unisce pubblico e privato a favore della solidarietà sociale concreta. Inoltre, è una possibilità concreta per i ragazzi di sperimentare stili di vita diversi che saranno utili da adulti: all’insegna della sobrietà e dello stare vicino a chi ha bisogno. Ognuno di noi può fare tanto nella società, nella vita politica, nella vita di tutti i giorni».
«Questo è un progetto avveniristico, anche se è fatto di gesti che riportano all’origine – Ha infine sottolineato il presidente della Camera di Commercio Mauro Vitiello – Anche noi abbiamo locali ed eccedenze: penso a Ville Ponti, per esempio. Potremmo unirci nel progetto: cercheremo di capire come».
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