Il Consiglio regionale lombardo ha approvato la legge che istituisce il servizio di psicologia delle cure primarie
La legge, passata dopo un lavoro bipartisan, introduce lo psicologo del servizio di cure primarie all’interno della rete territoriale delle strutture di prossimità aumentando la capacità di intercettare precocemente situazioni di disagio psicologico
È stata approvata oggi in Consiglio regionale la legge che istituisce il servizio di psicologia delle cure primarie. La legge è frutto di un lavoro bipartisan che ha visto la condivisione di emendamenti delle diverse forze politiche e che ha portato a una proposta unitaria.
La legge, composta da otto articoli, introduce lo psicologo del servizio di cure primarie all’interno della rete territoriale delle strutture di prossimità, tra cui le Case di Comunità, aumentando la capacità del servizio sociosanitario di intercettare precocemente situazioni di disagio psicologico. Il nuovo servizio opererà in stretta cooperazione con i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta e le altre figure specialistiche della sanità, con il coordinamento dell’area di psicologia delle ASST.
Il servizio potrà svolgere azioni di prevenzione, diagnosi e intervento precoce rispetto alle diverse forme di disagio psicologico; orientamento e accompagnamento ai servizi specialistici di secondo livello, ai servizi sociosanitari e sociali; interventi di consulenza e supporto psicologico per le forme di sofferenza psicologica per le quali non è necessario ricorrere a interventi specialistici.
È prevista, inoltre, l’istituzione di un Osservatorio per il monitoraggio dell’assistenza psicologica prestata dal servizio di psicologia delle cure primarie. La legge stanzia un finanziamento complessivo di 36 milioni di euro suddiviso sul triennio 2024/2025/2026 (12 milioni per ciascun anno).
Il testo del provvedimento, che riprende, aggiorna e integra la proposta presentata alla fine della scorsa legislatura dalla Vice Presidente della Commissione Sanità Simona Tironi (Forza Italia), era stato sottoscritto dall’Ufficio di Presidenza della Commissione Sanità (Patrizia Baffi di Fratelli d’Italia, Roberto Anelli della Lega e Carmela Rozza del PD) e dall’Ufficio di Presidenza della Commissione Sostenibilità sociale, Casa e Famiglia (Emanuele Monti della Lega, Diego Invernici di Fratelli d’Italia e Paola Bocci del PD).
Emanuele Monti, Lega
“È stato approvato oggi dall’Aula del Consiglio regionale il Progetto di Legge sullo psicologo delle cure primarie. Come Presidente della Commissione Welfare e tra i primi firmatari di questo provvedimento, già partito nella precedente Legislatura su mia iniziativa come Presidente della Commissione Sanità, plaudo a questa iniziativa che stanzia 36 milioni di euro in tre anni per realizzare un servizio di psicologia delle cure primarie, dimostrando così grande attenzione al territorio e al problema della salute mentale”. Così il consigliere regionale leghista Emanuele Monti. Che spiega: “Dopo il covid i casi relativi a problematiche legate alla salute mentale sono emersi in maniera molto forte; anche dal mio punto di osservazione, come membro del Comitato di indirizzo regionale sul tema delle dipendenze e il contrasto alla droga, ho potuto constatare come molti di questi fenomeni abbiano una correlazione con stati di disagio e con problematiche di salute mentale dei nostri giovani. Quindi poter istituire sul nostro territorio un servizio concreto di psicologia di base è un punto di riferimento importante e necessario”.
“Regione Lombardia”, conclude Monti, “si dimostra per l’ennesima volta precursore rispetto alle altre regioni d’Italia, essendo la prima a deliberare questo provvedimento e mettendovi risorse proprie per finanziarlo. Un grande risultato di cui sono fiero, il ringraziamento va ai tanti psicologi che hanno lavorato con noi già a partire dal 2022 in oltre una decina gli incontri da me perorati assieme all’Ordine degli psicologi della Lombardia sul territorio della provincia di Varese, per confrontarci attivamente con gli addetti ai lavori su questo provvedimento. Posso quindi dire che molti degli elementi che sono stati in seguito inseriti nella Legge, sotto forma di modifiche e emendamenti, sono nati dal basso, dai suggerimenti degli operatori, grazie ad un lavoro basato sul confronto continuo e sulla discussione, che ha portato a un valido risultato”.
Samuele Astuti, Pd
“Con la nuova normativa abbiamo voluto rendere la figura dello psicologo delle cure primarie accessibile a tutti – afferma il consigliere regionale del Pd, Samuele Astuti, tra i firmatari del provvedimento – consapevoli che si tratta di una figura essenziale al bisogno di salute dei cittadini, visto il crescente e sempre più diffuso disagio psichico, soprattutto fra gli adolescenti e i giovani. Per questo abbiamo chiesto e ottenuto che fosse presente uno psicologo in ogni Casa di comunità, un professionista a cui tutti si potranno rivolgere con accesso diretto, come a uno sportello aperto, senza bisogno di alcuna richiesta medica e che dovrà essere anche di supporto ai medici di base e ai pediatri di libera scelta”.
“Esprimiamo soddisfazione per il lavoro svolto – prosegue Astuti – che sta a significare che quando i legislatori guardano ai problemi reali, senza chiudersi dietro la propria bandiera, raggiungono gli obiettivi comuni e danno ai cittadini le risposte necessarie”.
“Ricordo che il servizio di psicologia delle cure primarie non sostituisce i servizi territoriali per la salute mentale – conclude il consigliere dem -. Le Uompia (Unità operative di neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza), che in Lombardia sono sempre meno presenti sui territori, devono essere potenziate, così come i consultori, perché indispensabili strumenti nella cura del disagio sempre più diffuso dei ragazzi e nel supporto a famiglie e insegnanti. Lo psicologo delle cure primarie deve rappresentare, come il medico di base, il primo servizio di prossimità e svolgere, in caso di necessità, una funzione di orientamento. I 12 milioni di euro destinati al finanziamento della legge certamente dovranno essere incrementati per ampliare il servizio, ma sono un buon punto di partenza per iniziare ad applicare la legge”.
Pizzighini, Movimento 5 Stelle
Pizzighini (M5s): «Prevenire, intercettare e intervenire in modo preventivo è la strada migliore che possiamo percorrere per curare i disturbi mentali. Motivo per cui abbiamo sostenuto e votato il progetto di legge: “Istituzione del servizio di psicologia delle cure primarie”. Ringrazio, per il prezioso lavoro svolto in commissione, tutte le associazioni e i cittadini intervenuti. Introdurre un servizio per il benessere psicologico dei più fragili è un primo passo importante. Suggeriamo il prossimo passo, ovvero collocare questi professionisti all’interno delle stesse strutture dove operano i medici di base, di modo da favorire, nell’interesse del paziente, un approccio sinergico. Inopportune e inusuali le modalità attraverso le quali la maggioranza ha voluto inserire in votazione l’emendamento relativo al finanziamento dell’ente Fondazione Regionale per la Ricerca Biomedica, rispetto al quale abbiamo scelto di non partecipare al voto» così la Consigliera regionale del Movimento Cinque Stelle, Paola Pizzighini, dopo la votazione del Pdl “Istituzione del servizio di psicologia delle cure primarie”.
Giuseppe Licata, Azione – Italia Viva – Renew Europe
“Soddisfatti per l’approvazione, avvenuta ieri in Aula, della proposta di legge regionale che istituisce in Lombardia il servizio di psicologia delle cure primarie in ciascuna Casa della Comunità, luogo dove i cittadini dovrebbero poter trovare con facilità la disponibilità di un medico di base così come, grazie alla legge, di uno psicologo” così dichiarano Giuseppe Licata, Lisa Noja e Massimo Vizzardi Consiglieri Regionali del Gruppo Consiliare “Azione – Italia Viva – Renew Europe”, firmatari del progetto di legge bipartisan.
“Il risultato di un grande lavoro corale che abbiamo portato avanti con impegno in questi ultimi mesi in Commissione Sanità, grazie anche alla disponibilità della Presidente Baffi che ringraziamo, per dare un primo supporto sul tema della salute mentale” sottolinea la Presidente Lisa Noja “Un primo passo importante, ma naturalmente non sufficiente per rispondere all’emergenza sanitaria in tema di salute mentale rispetto alla quale non esauriamo certo qui il nostro impegno. Come evidenzia il giurista Paolo Zatti ‘Le decisioni delle istituzioni che riguardano la salute mentale sono quelle inerenti le condizioni di fragilità, di fatica, di malattia e di battaglia che tutti gli esseri umani incontrano in qualche punto tra la nascita e la morte’, ossia la vita delle persone nel momento di massima vulnerabilità e una politica che sa farsene carico è una politica di cui oggi dobbiamo essere orgogliosi”.
“Una legge regionale che istituirà dei punti di accesso in cui sarà possibile raccogliere in modo precoce anche il bisogno di tanti giovani che soffrono di disturbi dell’alimentazione, tema che come gruppo consiliare ci sta particolarmente a cuore e che abbiamo riportato all’attenzione dell’aula con una mozione ieri mattina” evidenzia Giuseppe Licata.
“Una iniziativa importante per garantire un servizio diffuso, tempestivo e di prossimità, che sappia assicurare una risposta per tutti, a partire dai giovani” precisa Massimo Vizzardi “In qualità di Vice Presidente del Comitato Paritetico di Controllo e Valutazione, ho seguito con interesse anche la stesura della “clausola valutativa” prevista nel testo e assicuro che nel corso della legislatura monitorerò con particolare attenzione l’efficacia delle iniziative che verranno messe in atto e lo stato di attuazione della nuova norma”.
“L’istituzione dello psicologo di base è un grande risultato, che abbiamo potuto condividere con tutta l’aula consiliare, e di questo siamo fieri”, concludono Lisa Noja, Massimo Vizzardi e Giuseppe Licata.
I dati sul disagio psicologico
In Italia oggi solo il 29% della popolazione affetta da depressione maggiore accede a un trattamento entro un anno dall’esordio della patologia. Nel nostro Paese la prevalenza dei disturbi mentali è sopra la media europea, con oltre un italiano su cinque che soffre di almeno un disturbo mentale, sebbene solo un individuo su tre che soffre di tali disturbi riceva un trattamento sanitario adeguato. Nell’ultimo anno si è manifestata un’alta prevalenza di ansia e sintomi depressivi dovuti alla pandemia stessa, all’isolamento sociale e allo stress dei genitori, con un maggiore rischio di sviluppare sintomi psichiatrici in famiglie a basso reddito, nei tardo adolescenti e tra le femmine.
Gli adolescenti sono la fascia demografica che ha risentito maggiormente degli effetti della pandemia. Un ragazzo su sette tra i 10 e i 19 anni soffre di un disturbo mentale: depressione, ansia e disturbi comportamentali sono tra le cause principali di sofferenza per questa fascia di popolazione. La maggior parte delle 800.000 persone che muoiono ogni anno per suicidio sono giovani e il suicidio è la 4 causa principale di morte tra i giovani fra i 15 e i 19 anni. Un recente studio della Fondazione Policlinico Universitario “Agostino Gemelli” IRCCS ha messo in luce che il 39% degli adolescenti presi in carico avverte e soffre di una sintomatologia affettiva ansioso-depressiva che potrebbe sfociare in una definitiva psicopatologia, ma anche evidenziato l’efficacia terapeutica, qualora tempestiva. I problemi di salute mentale più comunemente riscontrati tra gli adolescenti includono ansia (28%), depressione (23%), solitudine (5%), stress (5%) e paura (5%). L’insorgenza di condizioni di salute mentale come la depressione e l’ansia è stata anche associata a una diminuzione del rendimento scolastico, spingendo spesso i giovani ad abbandonare gli studi. È importante notare che almeno il 50% dei disturbi di salute mentale ha esordio prima dei 15 anni e l’80% di questi si manifesta prima dei 18 anni, in alcuni casi diventando un problema permanente per tutta la vita di una persona. (rapporto “Headway – 2023”, elaborato da “The European House – Ambrosetti” in collaborazione con Angelini Pharma).
Nel 2022 sono 778.737 le persone hanno richiesto assistenza ai servizi specialistici di salute mentale. Di questi, i pazienti che sono entrati in contatto per la prima volta durante l’anno con i Dipartimenti di Salute Mentale sono a 285.101 unità, quindi circa il 36% delle richieste. Il 94,4% ha avuto un contatto con i servizi per la prima volta nella vita. I dati nazionali evidenziano che il 3,3% dei ricoveri in pronto soccorso (479.276 persone) riguarda problemi di salute mentale. Di questi, il 14,6% è ricoverato in ospedale, mentre il 72,1% ottiene la dimissione per cure domiciliari. Ciò significa che ben 7 su 10 pazienti, pur non avendo condizioni tali da necessitare un ricovero ospedaliero, necessitano di supporto psicologico. I servizi territoriali hanno erogato 9.326.035 prestazioni, con una media di 12,8 interventi per ciascun utente. (Report 2023 sulla Salute Mentale pubblicato dal Ministero della Salute).
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