Il fan diventato stalker non potrà più avvicinarsi. Fine dell’incubo per una giocatrice della Uyba
Il tifoso aveva preso di mira la giocatrice con commenti sui profili personali sempre più pesanti fino alle minacce via mail. L'intervento della Procura di Busto Arsizio con il braccialetto elettronico
È successo tutto molto in fretta per una giocatrice 25enne della Uyba, tra dicembre scorso e i primi di gennaio. Nel giro di un mese quello che sembrava essere un normalissimo fan si è trasformato in uno stalker e proprio nei giorni scorsi è scattata la misura di divieto di avvicinamento ai luoghi da lei frequentati, con braccialetto elettronico.
Da “sei brava” a “ti amo” fino a “sei una tr…”
Per la giocatrice, che per il momento ha scelto di mantenere l’anomimato e il più stretto riserbo sulla vicenda, è la fine di un incubo durato diverse settimane. Lo racconta il suo legale Simone Facchinetti che ha seguito passo dopo passo la vicenda: «Lo stalker è un 40enne della provincia di Varese che non fa parte del giro dei tifosi organizzati della squadra. In un primo momento i commenti erano semplici apprezzamenti ai quali non veniva dato seguito, poi i commenti sono diventati veri e propri insulti».
Il mail bombing con le minacce
La terza fase è stata quella del mail bombing con numerosi invii di insulti pesanti conditi da minacce quali “ti prendo a schiaffi” o “ti sbatto al muro”: «In un caso ha addirittura minacciato di far esplodere il palazzetto» – aggiunge l’avvocato.
L’azione veloce della Procura e del Tribunale
Per il sostituto procuratore di Busto Arsizio Flavia Salvatore era necessaria una misura di divieto di avvicinamento e il giudice per le indagini preliminari Anna Giorgetti ha accolto la richiesta. Nei prossimi giorni dovrà interrogarlo ma lui si dice già pentito.
I commenti a viso scoperto e il pentimento
Il 40enne, infatti, non si è mai nascosto e ha sempre commentato dal suo profilo sul quale è possibile risalire sia al volto che ai dati anagrafici. In un post di ieri ammette di aver esagerato e chiede scusa alla giocatrice e alla società.
Il supporto della società alla giocatrice
Nel frattempo per l’atleta in forza alla squadra di Busto Arsizio sono stati adottati accorgimenti particolari che per un periodo la costringeranno a limitare le proprie uscite social, a girare accompagnata e a sospendere alcune campagne pubblicitarie con i brand che l’avevano messa sotto contratto: «In questo momento sia la società, che non le ha mai fatto mancare il supporto, sia la stessa ragazza hanno deciso di tenere un profilo basso per evitare di suscitare nell’uomo che l’ha perseguitata reazioni inconsulte».
L’appello a denunciare subito
A Busto Arsizio nel 2019 è stato già vissuto un caso simile che aveva coinvolto la giocatrice Alessia Orro, vittima di un fan che si era trasformato in uno stalker. Per questo l’avvocato specifica: «È importante che le vittime di questi comportamenti odiosi agiscano immediatamente, denunciando. Non bisogna aspettare»
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