Il ricordo dei poliziotti Caduti in servizio perchè trucidati o deportati durante il fascismo

Nel giorno che il consesso internazionale dedica alle vittime dell’Olocausto compiuto dai nazifascisti attraverso le leggi razziali, stamane la Segreteria Provinciale della UIL Polizia ha voluto ricordare in particolare anche tutti quegli operatori della Polizia di Stato (allora “Corpo degli agenti di pubblica sicurezza”) che hanno subito la deportazione, la prigionia e lo sterminio nei lager.

L’iniziativa ha avuto luogo attraverso una raccolta cerimonia, terminata con la deposizione di una corona floreale presso il cippo commemorativo dei caduti della Polizia di Stato ubicato nell’area della Questura di Varese che affaccia su via E.Trentini.

«In un periodo di espresso negazionismo, ricordare in questo modo gli operatori della Polizia di Stato e delle altre Forze di Polizia italiane che, per avere adempiuto al dovere di fedeltà al proprio popolo, sono stati deportati, uccisi, e “passati per il camino” dai nazifascisti, ci è sembrato quantomai necessario, in quanto lo stabile che attualmente ospita la Questura era allora il Palazzo Littorio, un centro ed un simbolo della dittatura, nel quale ancor oggi sono ostentate tutte quelle opere della retorica fascista, fatta di pugnali alzati al cielo, saluti romani, camicie nere e gagliardetti neri, che ha portato la barbarie nel nostro Paese, tempestandolo di lutti e di vergogna», hanno spiegato gli organizzatori dell’iniziativa.