Si muovono i bomber varesini: Beretta a Lecco, De Luca alla Pergolettese
La punta torna in Serie B dopo l’esperienza di Foggia, la Zanzara saluta Catania e riparte da Crema con un pensiero per Varese e Sannino
Manca una settimana al termine del calciomercato invernale, che per i professionisti chiuderà alle ore 20 di giovedì 1 febbraio. Sono tanti i movimenti registrati negli ultimi giorni, soprattutto nelle squadre di Serie C. E proprio due di questi interessano i giocatori varesini: a cambiare casacca sono stati Giacomo Beretta e Giuseppe De Luca.
RITORNO IN SERIE B
Classe 1992 (compirà 32 anni il 14 marzo), per Giacomo Beretta si riaprono le porte della Serie B dopo un anno. “Jack” aveva lasciato Cittadella nel gennaio scorso per approdare al Foggia in Serie C, dove ha lottato fino alla finale playoff per la promozione, vinta poi dal Lecco. E, segno del destino, è proprio la società bluceleste a dargli ora l’opportunità di tornare a confrontarsi con la cadetteria. I lecchesi sono attualmente al 17esimo posto in classifica con 20 punti, in piena lotta per evitare la retrocessione. Serviranno i gol di Beretta e la sua capacità di aiutare la squadra per risalire posizioni e raggiungere l’obiettivo salvezza.
NUOVA ESPERIENZA
Lascia invece la Sicilia per tornare in Lombardia la “Zanzara” Giuseppe De Luca. Dopo un anno e mezzo a Catania, dove ha vinto la Serie D con gli etnei di Ross Pelligra nella passata stagione, per De Luca in questa prima parte di stagione non c’è stato molto spazio a disposizione, con una decina di apparizioni tra campionato e Coppa Italia e un paio di gol. La nuova società dell’attaccante varesino classe 1991 è la Pergolettese, che avrà bisogno delle sue doti di realizzatore per un campionato tranquillo. De Luca ha già esordito nella positiva trasferta di Renate: una ventina di minuti nel successo 5-1 dei suoi a Meda.
«E’ stata una scelta che ho fortemente voluto – le parole della Zanzara all’ufficio stampa della squadra di Crema – . In passato ho visto qualche partita della Pergolettese e gioca un calcio importante, che mi ha favorevolmente impressionato. Avevo anche bisogno di riscattarmi livello personale, di riprendere un pò a giocare, riprendere di nuovo confidenza col campo, visto che ultimamente ho avuto un periodo un po’ altalenante: giocavo e non giocavo. Però si sa che nel calcio le scelte si fanno e poi si guarda avanti. Avevo altre richieste ma sono contento di essere qui. Penso che si possa fare calcio importante, anche se la piazza è piccola: c’è tutto per far bene. Sono arrivato venerdì sera (19 gennaio, ndr) e mi sono messo subito a disposizione. Mi hanno accolto tutti alla grande».
«Sì è stato lui il l’artefice a cui devo tutto – risponde a una domanda su mister Beppe Sannino e i suoi esordi – e da dove tutto è partito. Ho solo dei ricordi indimenticabili, perché comunque io sono un ragazzo di Varese e ho il Varese nel mio cuore. Me lo sono sempre portato dietro ovunque sia andato a giocare; sono stati tre anni uno più bello dell’altro, e con Sannino c’è tuttora un rapporto spettacolare, posso solo ringraziarlo».
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