Confortanti i primi dati del Piano di Monitoraggio Sanitario Ambientale del Comune di Gorla Maggiore

Presentati al Municipio di Gorla Maggiore gli esiti delle rilevazioni finora effettuate nell’ambito del Piano di Monitoraggio Sanitario Ambientale promosso dall’Amministrazione comunale. «La volontà di condurre questo studio nasce nel 2020 quando, insieme alla Direzione Generale di ATS di allora e la Direzione Generale di Arpa Varese – Como di allora, presentavamo uno studio innovativo – ha detto il sindaco di Gorla Maggiore Pietro Zappamiglio – il cui obiettivo era di fare il punto della situazione riguardo all’impatto che la discarica e altri fattori inquinanti hanno su aria, acqua e suolo e provare con l’aiuto di ATS a collegare l’impatto di queste matrici ambientali sulla salute».

Questo percorso prevede un monitoraggio a lungo termine che interessa 14 comuni di 3 province (Gorla Maggiore, Carbonate, Cislago, Fagnano Olona, Gerenzano, Gorla Minore, Locate Varesino, Marnate, Mozzate, Olgiate Olona, Origgio, Rescaldina, Solbiate Olona e Uboldo), in cui sono stati selezionati 21 siti per un monitoraggio mobile di aria, acque e suolo. «L’obiettivo – ha detto Gianluca Ferré, consigliere comunale – è verificare, nell’arco di 2 anni di studio, l’impatto dell’inquinamento sulle nostre aree e, di conseguenza, sulla nostra salute. Abbiamo fatto questo studio con rilevazioni nel nostro territorio perché ad oggi i dati che vengono divulgati non provengono da fonti locali». Il progetto, ora a metà percorso, si propone di fornire dati rilevanti per un’attivazione efficace di politiche ambientali che possano migliorare la qualità di vita dei cittadini. «In particolare – ha detto l’ingegner Chiara Cirla – si è scelto di analizzare l’approccio tossicologico, per la valutazione della salubrità ambientale, l’approccio epidemiologico, per la valutazione dell’impatto sanitario e l’analisi della distribuzione di droghe e di farmaci di uso comune nelle acque fognarie». Gorla Maggiore I siti di campionamento presi in considerazione per lo studio della qualità dell’aria e del suolo sono la Scuola Primaria E. De Amicis, la Scuola Secondaria A. Volta, la Scuola paritaria Candiani e il parco Olona.

«Non si rilevano – ha detto il dottor Giorgio Andreetta – criticità né a livello di qualità dell’aria né per la qualità del suolo in nessuno dei 4 siti indagati». Gli altri siti presi in considerazione sono la Scuola San Carlo di Gorla Minore, la Scuola Ferrini e l’ex campo sportivo di Olgiate Olona, il Municipio di Marnate, la Scuola Secondaria E. Fermi di Fagnano Olona, il Municipio di Carbonate, la Scuola A. Moro di Locate Varesino, la Croce Rossa e il “pozzo Santa Maria” di Cislago e il pozzo ALFA di Solbiate Olona. Finora sono stati rilevati superamenti minimi di alcuni livelli previsti per la qualità del suolo alla Scuola Ferrini di Olgiate Olona e nel sito della Croce Rossa di Cislago. Per quanto riguarda i parametri di qualità dell’aria, si è evidenziano alcune criticità nel sito di Fagnano Olona. I dati non sono comunque da ritenersi preoccupanti. «La raccolta – ha rassicurato Marco Lodi dell’Istituto Mario Negri – è avvenuta in 28 giorni mentre il valore limite viene calcolato sull’anno».

Le rilevazioni si sono concentrate nelle zone urbanistiche ma si allargheranno anche a quelle rurali. Ad inizio autunno è previsto un “aggiornamento” sui dati raccolti che comprenderà anche il periodo estivo, essenziale per avere una valutazione complessiva dell’impatto di tutti i fenomeni stagionali. Si attendono maggiori risultati anche dalle rilevazioni effettuate sull’acqua, messe in difficoltà a causa della siccità dell’anno scorso. Sul sito web del Comune di Gorla Maggiore è disponibile una sezione dedicata a tutti coloro che desiderano avere informazioni sul piano di monitoraggio ambientale. Ai dati fin ora raccolti si aggiungeranno quelli delle rilevazioni future.