“Dietro le mie cicatrici”: a Varese un giorno di firmacopie per il libro di Giorgia Testa

Sabato 17 febbraio 2024 dalle 8.30 alle 19.30 presso il Mondadori Bookstore di Varese (Via Emilio Morosini, 10), sarà organizzato un firmacopie con Giorgia Testa, giovane autrice che ha recentemente pubblicato, “Dietro le mie cicatrici”, una biografia in cui racconta la sua storia e quella della malattia che ha affrontato e sconfitto. Un incontro per tutto il giorno con l’autrice, il cui tema centrale del libro sono le cicatrici, non da nascondere ma di cui andare fieri, e la volontà di togliere dalle stesse quello stigma che le contraddistingue, frutto della superficialità e dell’ignoranza.

L’evento sarà sostenuto da Giorgia e dalla sua associazione “La Musica del Cuore”, fondata nel 2022 e che ha l’obiettivo di educare e sostenere, attraverso la musica ed il teatro, i bambini cardiopatici e le loro famiglie, specialmente durante il periodo post operatorio. Il ricavato della vendita del libro sarà interamente devoluto all’associazione, che collabora con il reparto di cardiochirurgia pediatrica dell’ospedale di Bergamo.

La storia di Giorgia Testa

Giorgia Testa è nata a Bergamo nel 1996 e cresciuta a Cardano al Campo (VA). I medici diagnosticano alla bambina non ancora nata una cardiopatia congenita, un’atresia polmonare a setto intatto, che la porta a subire già due interventi nel primo anno e mezzo di vita. Ad 11 anni viene quindi sottoposta a un cateterismo cardiaco a cui sono susseguite complicazioni e che la costringono ad un intervento d’urgenza. Durante i giorni seguenti, ricoverata in terapia intensiva, conosce Leonardo: i due diventano amici, condividendo paure e attimi di felicità e si prendono cura l’uno dell’altra, imparando, dopo anni di bullismo e discriminazione per le loro cicatrici, il significato dell’accettazione di sé e dell’altro, del diverso. Imparano che le cicatrici non sono un problema e non devono esserlo per gli altri perché testimoniano il momento in cui poteva cambiare tutto e loro avrebbero potuto non essere più lì.

«La creazione dell’associazione e la pubblicazione del libro sono state un modo per riappropriarsi della mia storia – Ha spiegato l’autrice – Mi sono accorta che ero io a poter finalmente raccontare la mia storia senza che lo facessero gli altri per me, basandosi sulle mie cicatrici. Oggi, avere la possibilità di raccontare la mia storia anche di persona, conoscendo la gente e stringendo le mani a coloro che hanno letto il mio libro e vogliono magari darmene una loro visione, è un regalo immenso».