La masterclass di Luis Scola e Toto Bulgheroni allo staff di Agricola Home & Garden

Non capita tutti i giorni di assistere a una lezione tenuta da vere e proprie leggende dello sport, giocato o diretto da una scrivania. Un’opportunità che ha avuto lo staff di Agricola Home & Garden che ha partecipato a un incontro formativo nel quale i protagonisti sono stati Luis Scola e Toto Bulgheroni.

A condurre l’appuntamento, che fa parte di un percorso avviato da diversi anni da Agricola e diretto a tutti i propri collaboratori, è stato Andrea Sales che oggi è un apprezzato psicologo e formatore ma che in passato è stato anche un giocatore di pallacanestro di alto livello (ha vestito tra le altre le maglie di Treviso, Rimini, Padova), figlio di quel Riccardo Sales che allenò anche la Pallacanestro Varese negli anni Ottanta.

La chiacchierata è iniziata con una domanda: “Qual è la differenza tra una squadra e una squadra vincente?”. Luis Scola, ex nazionale argentino, ex veterano di NBA ed Eurolega, campione olimpico e attuale CEO della Pallacanestro Varese, ha parlato di talento, passione e allineamento. «Il talento, inteso come la capacità di “fare cose che altri non sanno fare”, gioca un ruolo importante». Il talento di per sé non fa vincere però, perché – ha spiegato Scola – è composto dalle caratteristiche innate e oggettive come la prestanza fisica, l’altezza e la forza per esempio, va accompagnato dal cosiddetto “extra-mind” quel pensiero fisso che ti spinge a “fare di più” e infine ad appassionarti.

Il “General” inoltre mette in guardia dal pensare alla passione come qualcosa di “magico” che cade dal cielo. Anche la passione è frutto di costanza e impegno, nonostante la fatica che ti porta cercare di essere il migliore. Come tradurre tutto questo nella gestione di un’impresa? Luis Scola parla di allineamento, ovvero la condivisione di valori ed una visione comune che accompagna una squadra verso il “canestro”. Essere allineati permette anche, in caso di difficoltà, di avere la capacità di cambiare e mettersi in discussione.

Toto Bulgheroni, attuale presidente del club biancorosso, ha invece parlato sia da ex sportivo professionista (giocò nella Ignis tra la fine degli anni ’50 e i primi ’70, passando anche alcune stagioni alla Pallacanestro Milano), sia da dirigente d’azienda di lungo corso. «Non c’è molta differenza tra allenare una squadra e dirigere un’azienda – afferma Bulgheroni – c’è chi s’impone con autorità e chi invece lo fa con convinzione perché crede e fa credere che sei la persona giusta per portare una squadra alla meta».

Essere leader però, per Bulgheroni (ex ad di Lindt&Sprungli Italia), significa anche essere responsabili di se stessi e responsabile anche nei confronti delle persone che contano su di te. Parlando della sua esperienza come giocatore della Ignis, racconta: «Non avevo il talento dei grandi campioni, ma quello che ho ottenuto è stato frutto della mia forza di volontà, della voglia di lavorare e del sentirsi parte di una squadra. L’essere parte di una squadra vincente e sapere che il tuo lavoro contribuisce a quel successo è qualcosa che “fa brillare gli occhi” e che non dovrebbe mai mancare».

L’incontro tra Agricola e Pallacanestro Varese ha solide e lunghe radici. Oltre alla passione per il basket, il garden in via Pisna 1 a Varese sostiene come sponsor la squadra biancorossa da diversi anni. Agricola sostiene anche i Mastini di hockey su ghiaccio e altre realtà sportive della zona per diverse ragioni: essere presenti attivamente sul territorio, contribuire alla crescita dello sport varesino vuol dire supportare i valori come il senso di responsabilità, il gioco di squadra e l’impegno costante a migliorarsi. Parlare di sport in azienda, inoltre, vuole dire osservare le cose con una nuova prospettiva e mettersi in gioco come parte di una squadra in cui ogni giocatore ha un ruolo fondamentale per il successo di tutti.