La Pro Patria nella tana della capolista Mantova, Colombo: “Servirà concertazione per 100 minuti”
Sabato 17 febbraio i bustocchi - senza Castelli, Saporetti e Lombardoni - ritornano al Danilo Martelli, espugnato in Coppa Italia ad ottobre. I virgiliani, a cui non andò giù l'eliminazione, non vogliono rallentare la corsa verso la promozione in Serie B
Il tour-de-force della Pro Patria si conclude nella tana della capolista Mantova per una delle sfide più complicate della stagione bianco-blu.
Dopo la vittoria contro la Pergolettese e la sconfitta casalinga contro la seconda potenza del campionato, il Padova, sabato 17 febbraio, ore 18, al Danilo Martelli di Mantova i bustocchi affronteranno infatti per la terza volta in stagione i virgiliani, senza dubbio la candidata numero uno del Girone A alla promozione diretta. Dopo esser stata ripescata in estate, grazie al lavoro di Davide Possanzini il Mantova è risorto dalle ceneri mostrandosi una potenza roboante, fatta di 433, possesso palla e gol (50 in 26 partite, unica squadra a sfiorare la media di 2 gol a partita). Quel sonoro 0-5 inflitto in casa del Padova a gennaio è stata una mostruosa prova di forza e prepotenza sul primato del campionato.
Espugnare, ma anche solo resistere, nella città del Mincio, sold out, rappresenterebbe per la squadra guidata da Riccardo Colombo un piccolo traguardo non indifferente, dal momento che i tigrotti di Busto Arsizio hanno eliminato il Mantova in Coppa Italia per poi bloccarlo a reti bianche qualche giorno dopo nelle mura amiche dello Speroni. Il tutto tra il 3 e il 14 ottobre, poco prima che per i bianco-blu iniziasse la crisi di risultati di fine autunno (quattro sconfitte consecutive) scacciata poi definitivamente con il passaggio al 3421 che dopo la pausa natalizia ha invece portato 5 vittorie, 1 pareggio e la sconfitta di martedì.
“IL TEST PIÙ DIFFICILE DELLA STAGIONE”
«È il test più difficile della stagione – commenta in sala stampa mister Riccardo Colombo -. Nel nostro girone il Mantova è la squadra che ha più caratteristiche ben mercate. Si vede il lavoro del loro allenatore, a cui vanno fatti i complimenti per l’identità dimostrata dai suoi ragazzi: bravo! Sarà difficile, ma l’impossibile non esiste. Ci giochiamo le nostre carte come ultimamente stiamo facendo spesso. Sono fiducioso, anche col Padova penso che abbiamo dato una buona dimostrazione, e se ci avessimo creduto di più, con un gol nel primo tempo, la partita si sarebbe potuta mettere diversamente».
“SIAMO DIVERSI RISPETTO ALL’ANDATA, SERVIRÀ PAZIENZA”
Campanello d’allarme in difesa: oltre a bomber Castelli, né Saporetti né Lombardoni (usciti entrambi a durante la partita col Padova) saranno del match. Probabile l’arretramento nella difesa a 3 di Fietta. Come già fatto nelle ultime stagioni, il Capitano dovrà fornire una prestazione senza sbavature in una gara che non concede errori, soprattutto in area di rigore: «Dovremo stare ancora più attenti ai dettagli di quanto fatto nell’ultima partita. Servirà maggiore agonismo: il possesso palla del Mantova fa spendere tante energie. Rispetto all’andata in Coppa Italia siamo una squadra diversa. Ci siamo evoluti . In quelle due partite ravvicinate, tra campionato e coppa, eravamo stati molto bravi a non concedere spazi a una squadra che fa tanti gol portando i giocatori di qualità negli ultimi 30 metri. Vediamo domani che partita diventerà: martedì hanno lasciato tanti uomini chiave a riposo. Noi dovremo avere calma e pazienza, come ne hanno loro in fase di possesso».
«Sicuramente non avremo al Martelli già sconfitti – conclude – È una mentalità che non mi piace. Possiamo giocarci le nostre carte, l’abbiamo dimostrato nelle ultime partite, ci sono squadre che incominciano a temerci. Questo deve rinforzarci e questo voglio vedere: una squadra viva e concentrata 100 minuti per giocarsi le sue possibilità».
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
lenny54 su “Chiamava ‘finocchio’ nostro figlio piccolo: siamo scappati da quella casa“
PConso su La politica come servizio al territorio: Davide Galimberti e Matteo Bianchi a confronto ad Azzate
Felice su "I miracoli del personale non bastano". Riflessioni in pronto soccorso in attesa di una sutura
lenny54 su "I miracoli del personale non bastano". Riflessioni in pronto soccorso in attesa di una sutura
mariocas su Sottopassi ancora allagati a Busto Arsizio. Perchè qualcuno ci finisce sempre dentro?
elenera su Alberi secolari? "Ecoballe, cinquant'anni fa lì c'erano campi"
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.