La scuola partecipa al Carnevale di Morazzone con una Sfilata di opere d’arte viventi
L'ultima cena di Leonardo da Vinci interpretata dai ragazzi di 3^ sfila assieme ad altre opere interpretate dai ragazzi di 2^ della secondaria di primo grado
Per settimane gli studenti della secondaria di primo grado di Morazzone hanno preparato il loro costume di carnevale a scuola. Lo hanno fatto durante le ore di lezione di Arte e immagine, con l’aiuto delle insegnanti. Ora sono pronti a partecipare alla doppia sfilata per le vie del paese, nella serata di giovedì 15 e nel pomeriggio di sabato 17 febbraio (QUI IL PROGRAMMA) dando vita a una Mostra itinerante di opere d’arte viventi.
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La festa di carnevale è attesa ogni anno da bambini e adolescenti con grande piacere, anche a scuola. Ogni anno si cerca di trovare un modo per farsi tante risate in compagnia degli amici, magari per le vie del paese in cui si vive. È stato proprio questo che ha spinto l’Associazione genitori e le docenti Laura Lo Piccolo (arte e immagine), Laura Manna (sostegno) e Lidia Puma (tecnologia), a elaborare una proposta speciale per gli alunni della scuola secondaria di primo grado di Morazzone.
Un Carnevale di Opere d’arte viventi
L’idea è ispirata alle opere d’arte realizzate dai grandi artisti italiani che i ragazzi hanno studiato e cui vogliono dare vita proprio per questo Carnevale 2024. Il titolo della loro esibizione per le vie del paese sarà “Mostra di opere d’arte viventi.
«Gli alunni della 2A hanno scelto opere d’arte studiate durante l’anno scolastico corrente o che saranno studiate il prossimo anno – spiega Lo Piccolo – Hanno realizzato le cornici utilizzando materiale povero come il cartone rigido e, con grande impegno, hanno realizzato lo sfondo dipingendo proprio come pittori. La parte ancora più bella è stata dedicata alla scelta degli abiti e accessori da indossare».
Anche la classe 3A ha partecipato all’attività proposta e sfilerà interpretando l’ultima cena di Leonardo da Vinci.
La docente di arte sottolinea come i ragazzi, se stimolati, trovano ancora il modo di divertirsi con semplicità senza possedere o fare grandi cose: «La manualità – afferma -valorizza le loro capacità e permette anche di credere di più in sé stessi».
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