Luino celebra il giorno del ricordo
Il programma prevede una serie di eventi solenni per onorare la memoria di coloro che hanno sofferto durante quel periodo storico
Il prossimo 10 febbraio il Comune di Luino celebra il Giorno del ricordo, una data dedicata alla memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata e delle discriminazioni subite dalle comunità italiane in Istria, Dalmazia e Venezia Giulia durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale.
In occasione di questa significativa giornata, istituita con legge nazionale nel 2004 (Legge 30 marzo 2004, n.92) la cittadinanza è invitata a partecipare alle commemorazioni che avranno luogo sabato mattina alle 9:30\ (Piazza Crivelli Serbelloni). Il programma prevede una serie di eventi solenni per onorare la memoria di coloro che hanno sofferto durante quel periodo storico. In vari luoghi di Luino si commemora il Giorno del ricordo, basti pensare al cippo posto nel giardino antistante al Municipio e alla targa apposta presso il Parco a lago intitolata a Norma Cossetto, uccisa presso la foiba di Villa Surani.
Enrico Bianchi, Sindaco di Luino: «Una commemorazione che deve essere di tutti e vorremmo che la cittadinanza partecipasse numerosa. È sempre bene ricordare che le discriminazioni e i crimi delle Foibe racchiudono in sé il germe della vendetta per quanto subito durante l’occupazione fascista e nazista della Jugoslavia. Violenza chiama violenza, in una spirale drammatica che purtroppo è attuale. Ci piacerebbe che anche i giovani luinesi partecipassero alle commemorazioni di sabato 10 febbraio, oggi più che mai conoscere la Storia è fondamentale».
Antonella Sonnessa, vicesindaca e assessore ai Servizi educativi: «All’indomani del Trattato di Pace del 10 febbraio 1947 che obbliga l’Italia a cedere la maggior parte della Venezia Giulia con l’Istria, Fiume e le Isole del Quarnaro, nonché la città dalmata di Zara, trecentomila persone sono state costrette a lasciare la propria casa. Ma ancora prima, tra il 1943 ed il 1947, migliaia di italiani furono gettati all’interno delle foibe, questi inghiottitoi carsici, da parte dei partigiani jugoslavi, una vera e propria pulizia etnica. Non possiamo dimenticare questo orrore. Una grande lezione di civiltà è stata impartita il 13 luglio 2020 dal Presidente Sergio Mattarella e dal Presidente sloveno Borut Pahor quando a Basovizza hanno reso omaggio a tutte le vittime del confine orientale».
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
mariocas su Sottopassi ancora allagati a Busto Arsizio. Perchè qualcuno ci finisce sempre dentro?
elenera su Alberi secolari? "Ecoballe, cinquant'anni fa lì c'erano campi"
ccerfoglia su Sottopassi ancora allagati a Busto Arsizio. Perchè qualcuno ci finisce sempre dentro?
Felice su Sottopassi ancora allagati a Busto Arsizio. Perchè qualcuno ci finisce sempre dentro?
Felice su Alberi secolari? "Ecoballe, cinquant'anni fa lì c'erano campi"
ccerfoglia su Sottopassi ancora allagati a Busto Arsizio. Perchè qualcuno ci finisce sempre dentro?
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.