Ragazzi in crisi, aggressivi o autolesionisti: in un anno 170 adolescenti accolti dallo sportello SOSostegno Km0
Il filo diretto a disposizione dei genitori è stato avviato dalla Fondazione Il Ponte del Sorriso coinvolgendo la neuropsichiatria dell'Asst Sette Laghi e il centro Gulliver. "A volte si teme di essere giudicati, ma è meglio intervenire subito"
Sono 170 i ragazzi e i loro genitori che hanno chiesto consigli e aiuto allo sportello SOSostegno Km0, avviato quasi un anno fa dalla Fondazione Il Ponte del Sorriso insieme agli specialisti della neuropishcitaria infantile dell’ospedale Del Ponte di Varese.
Da Fondazione Cariplo 185mila euro al Ponte del sorriso per combattere il disagio giovanile
GIOVANISSIMI TRA I 12 E I 15 ANNI
Sono spesso giovanissimi, tra i 12 e i 15 anni, in difficoltà nell’affrontare la quotidianità: « Sono ragazzini a cui l’isolamento dovuto al covid ha creato maggiori insicurezze e fragilità – spiega Emanuela Crivellaro presidente della Fondazione – Confondono la vita reale con quella virtuale e reagiscono in modo negativo alle difficoltà che incontrano».
INTERVENIRE CON TEMPESTIVITÀ
I casi che sono stati presi in carico sono tutti complessi: « Abbiamo iniziato un anno fa e, forse, non si è ancora diffusa la possibilità di rivolgersi al nostro sportello per chiedere aiuto o anche solo un consiglio. Al momento abbiamo molte fragilità estreme che si sarebbero potute risolvere prima con un intervento tempestivo».
Ed è anche in questo caso la presa in carico precoce a fare la differenza tra un intervento minimo o un percorso più lungo: « Fino a oggi abbiamo incontrato ragazzini che manifestano disagio con gesti eclatanti: autolesionismo o aggressività o comportamenti disfunzionali. Sarebbe importante intervenire alle prime avvisaglie: al primo attacco di panico avvenuto a scuola, o ai primi segnali di eccessiva stanchezza, o al cambio di peso. Sono tutti messaggi che un occhio del genitore può cogliere e valutare».
MINFULLNESS, COUNSELLING O ORIENTAMENTO
I segnali da osservare sono proprio l’eccessiva stanchezza durante il giorno, sintomo che di notte si trascorre troppo tempo a giocare con i videogame o a usare il cellulare, l’uso di abbigliamento coprente e abbondante che potrebbe nascondere i segni dell’autolesionismo, l’autoisolamento e la mancanza di amici con cui uscire.
« Non si deve temere di rivolgersi a uno sportello di sostegno come il nostro o, meglio, di parlarne con il proprio pediatra. I genitori temono lo stigma ma spesso si tratta di situazioni a cui porre rimedio con un percorso di mindfullness o di conselling o di semplice orientamento per i genitori. Non serve sempre lo psicologo o il neuropsichiatra infantile. A volte si tratta di ostacoli minimi che, però, agli occhi di un ragazzino appaiono insormontabili».
NON ABBASSARE MAI LO SGUARDO
Fondamentale è lo sguardo degli adulti, dei genitori, dei parenti, degli educatori: « Non bisogna mai abbassare lo sguardo dai nostri ragazzi. Una volta la rete sociale era più fitta, unita. Oggi è tutto sfilacciato ed è per questo che occorre osservare di più e meglio. Si è portati a sottovalutare, a non dare la giusta importanza: il 61% dei ragazzi ritiene di poter superare le proprie ansie attraverso le chat con gli amici. È il giudizio che fa paura, ma il percorso che propone lo sportello SOSostegno KM 0 non è mai giudicante. Il personale si mette in ascolto e parla con il ragazzo per capire cosa sia l’elemento scatenante. Non ci deve essere mai giudizio, nemmeno da parte dei genitori».
PER ACCEDERE ALLO SPORTELLO
Per accedere allo sportello SOSostegno KM0 è sufficiente prendere appuntamento telefonando al nr 0332 286946: « Il primo incontro è a Varese e avviene nel giro di pochissimi giorni – spiega la presidente Crivellaro – il percorso, invece, può proseguire IN uno dei tanti punti che abbiamo sul territorio dell’intera provincia varesina».
Il progetto ha vinto il bando Attenta Mente della Fondazione Cariplo ottenendo il finanziamento di 185.000 euro per due anni. Nella rete, oltre alla neuropsichiatria dell’Asst Sette Laghi anche il Centro Gulliver di Varese, ATS Insubria, la scuola con l’Ufficio Scolastico Territoriale, l’Unione Industriali della Provincia di Varese, lo sport con UISP e CSI e l’Università dell’Insubria.
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