Siti Unesco di Lombardia protagonisti alla Bit, a promuoverle gli assessori Caruso e Mazzali
L’assessore alla Cultura di Regione Lombardia e la collega al Turismo, Moda e Marketing territoriale sono state tra i protagonisti dell'incontro dedicato ai siti UNESCO presso lo stand di Regione Lombardia
I dieci Siti Unesco lombardi sotto i riflettori alla Bit, la Borsa Italiana del Turismo, che ha esordito domenica alla fiera di Milano di viale Scarampo.
L’assessore alla Cultura di Regione Lombardia, Francesca Caruso, e la collega al Turismo, Moda e Marketing territoriale, Barbara Mazzali, sono state tra i protagonisti dell’incontro a loro dedicato presso lo stand di Regione Lombardia.
«La nostra regione – ha detto l’assessore Francesca Caruso nel corso dell’incontro – rappresenta una fetta importante tra i siti Unesco, ben 10, che devono essere utilizzati come leva per il turismo. Di recente abbiamo siglato accordi per Mantova, Sabbioneta e Crespi d’Adda, coinvolgendo attori diversi per progetti su misura. La cultura è l’essenza del turismo: questo binomio è un ottimo modo per valorizzare al meglio la bellezza della Lombardia con i suoi paesaggi e le sue meraviglie storiche e artistiche».
«La Lombardia è un mosaico di bellezze naturalistiche e culturali, che contano su siti Unesco dal valore straordinario – ha aggiunto l’assessore a Turismo, Moda e Marketing territoriale Barbara Mazzali – Luoghi unici che rendono la nostra Regione una destinazione turistica eccezionale. Le città di Mantova e Sabbioneta sono state entrambe dichiarate Patrimonio dell’Umanità, così come i Sacri Monti di Varese. Ma anche Piazza del Duomo a Milano, l’arte rupestre della Valle Camonica e la chiesa milanese di Santa Maria delle Grazie che custodisce ‘L’Ultima Cena’, frutto del genio di Leonardo da Vinci. Quelli che ho citato, così come altri luoghi e monumenti sono oggi simboli iconici nel mondo della nostra Regione, che regala ai turisti viaggi affascinanti, dalla Preistoria al Rinascimento, fino al luccicante mondo della moda e del design che qui in Lombardia trovano casa e industria».
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