Una mostra allestita dai ragazzi del liceo Crespi di Busto per il giorno della memoria
E' stata inaugurata domenica 4 febbraio la mostra L'eccidio degli Ebrei sul Lago Maggiore, presentata dagli studenti del Liceo Daniele Crespi nella sala Ali della Libertà
E’ stata inaugurata domenica 4 febbraio la mostra L’eccidio degli Ebrei sul Lago Maggiore, presentata da alcuni studenti del Liceo Daniele Crespi di Busto Arsizio sotto la guida dei docenti di Storia Elena Verderio, Anna Ferrario e Giacomo Cuccu e allestita nella Sala Ali della Libertà in Piazza Trento Trieste.
L’inaugurazione è stata alle 11, nella sala “Ali della Libertà” in piazza Trento e Trieste, alla presenza delle autorità cittadine e dei rappresentanti delle associazioni, con la lettura di passi d’autore significativi, da parte degli studenti del gruppo scolastico “Mondo e Teatro”.
La mostra nasce dalla partecipazione dei docenti di storia ad un corso di formazione sull’approccio storico-critico alla didattica della Shoah e al Convegno Internazionale Storie, Memoria, Oblio svoltosi il 13-14 ottobre 2023 presso la Casa Della Resistenza di Verbania-Fondotoce nell’80° anniversario dell’eccidio del Lago Maggiore.
Da qui la decisione di coinvolgere studenti di quarta e quinta, dell’indirizzo Linguistico e Scienze Umane, in una formazione specifica, oltre alla partecipazione degli studenti all’evento organizzato dal Tavolo “La storia ci appartiene“, che coinvolge l’Amministrazione Comunale di Busto Arsizio, gli istituti scolastici e le Associazioni
cittadine, in occasione delle celebrazioni della Festa della Liberazione.
Gli studenti saranno le guide alla mostra concessa in prestito dalla Casa della Resistenza di Verbania- Fondotoce: realizzata tra il 2015- 2017 con il contributo della Regione Piemonte, Assessorato alla Cultura, è stata ideata e curata da Ester Bucchi De Giuli e dal Centro di Documentazione della Casa della Resistenza di Verbania- Fondotoce; la ricerca storica è stata condotta da Ester Bucchi De Giuli, Claudia De Marchi, Gemma Lucchesi, Gianmaria Ottolini, Chiara Uberti; la grafica è stata realizzata Casa della Resistenza di Verbania- Fondotoce.
I fatti che la mostra racconta si riferiscono al periodo dal 13 settembre al 10 ottobre 1943, quando in nove località tra Novara e la sponda piemontese del Lago Maggiore (Baveno, Arona, Meina, Orta, Mergozzo, Stresa, Pian Nava, Novara, Intra) vennero assassinati, per odio razziale e frenesia di rapina, almeno 58 ebrei. Si tratta della prima strage di Ebrei avvenuta in Italia.
L’allestimento rende possibile al visitatore ripercorrere gli antefatti storici (dalle leggi razziali del 1938 alla presenza ebraica nel novarese, all’occupazione tedesca dell’Italia) e gli avvenimenti
immediatamente successivi (la deportazione ebraica nel novarese e il ruolo della Svizzera). La mostra si chiude con riferimenti alle figure dei Giusti e alla stagione processuale, apertasi nel 1954 con il processo di Graz (Austria) e conclusasi nel 1968 con il processo di Osnabrück (Germania), senza dimenticare le figure dei “Giusti” che aiutarono altri Ebrei a salvarsi.
La formazione relativa all’allestimento della mostra ha consentito agli studenti di approfondire questi tragici avvenimenti che intersecano la “Grande Storia” con la “Storia locale” in luoghi a noi vicini, per recuperare la Memoria nel suo significato storico e attuale, favorendo il dibattito e la riflessione su tale tema, al fine di provare almeno a ipotizzare azioni concrete per presidiare nel nostro tempo la persona e la sua dignità, oltre a restituire alla cittadinanza conoscenze e competenze apprese. Gli studenti hanno anche curato la parte grafica (locandina e brochure informativa) e la rielaborazione multimediale del documentario 1943 Even. L’eccidio del Lago Maggiore realizzato dall’Associazione Casa della Resistenza di Verbania- Fondotoce.
Sarà possibile visitare la mostra dal 5 al 9 febbraio, durante la mattinata: molte scuole hanno già prenotato la visita guidata dagli studenti del Crespi.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Andrea Camurani su “Chiamava ‘finocchio’ nostro figlio piccolo: siamo scappati da quella casa“
lenny54 su “Chiamava ‘finocchio’ nostro figlio piccolo: siamo scappati da quella casa“
PConso su La politica come servizio al territorio: Davide Galimberti e Matteo Bianchi a confronto ad Azzate
Felice su "I miracoli del personale non bastano". Riflessioni in pronto soccorso in attesa di una sutura
lenny54 su "I miracoli del personale non bastano". Riflessioni in pronto soccorso in attesa di una sutura
mariocas su Sottopassi ancora allagati a Busto Arsizio. Perchè qualcuno ci finisce sempre dentro?
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.