Varese
A Varese arriva “Nakba”, un viaggio in musica, immagini e parole nella catastrofe della Palestina
Giovedì 21 marzo alle 21 all’Auditorium San Giovanni, in via Lazzaro Papi, lo spettacolo firmato da Enrico Frattaroli e interpretato da Franco Mazzi, con le musiche del Trio Joubran, il più celebre ensemble palestinese
Intenso, articolato, emozionante. A Varese arriva “Nakba” uno spettacolo-testimonianza in musica, immagini, parole e grafia, che racconta la catastrofe della Palestina partendo dalla testimonianza di Muhammad Al-Qaysi, profugo a soli 4 anni dal suo villaggio di Kafr’Ana, vicino Giaffa, diventato portavoce di una storia d’esilio che accomuna tutto il popolo palestinese.
“Nakba – I nostri occhi sono i nostri nomi” sarà in scena giovedì 21 marzo alle 21 all’Auditorium San Giovanni, in via Lazzaro Papi a Varese.
«Nakba in arabo significa “catastrofe” – si legge nella presentazione dello spettacolo – e indica gli eventi che nel 1948 hanno portato alla creazione dello Stato d’Israele e il doloroso esodo di migliaia di palestinesi dalle loro terre, trasformati in profughi ai quali Israele nega ogni diritto, tra cui il “diritto al ritorno” sancito dalla risoluzione 194/1948 delle Nazioni Unite».
A questa pagina della Storia, che condiziona tuttora la vita di milioni di persone e l’equilibrio geopolitico, Enrico Frattaroli dedica uno spettacolo-testimonianza allestito in venti stazioni di racconto poetico: «Una partitura le cui dimensioni testuali, musicali, visive e teatrali si integrano quali gradi di libertà, di verità, di uno stesso spazio compositivo – spiega Frattaroli – Il popolo palestinese è, per propria cultura, un popolo poetico e i suoi scrittori restano poeti, restano umani anche negli scritti in cui denunciano la disumanità e l’orrore dei crimini subiti e che continuano a subire».
L’interpretazione di Franco Mazzi è accompagnata dalle musiche del Trio Joubran, il più celebre ensemble palestinese, mentre alle spalle dell’attore compaiono le parole arabe nella loro più suggestiva dimensione calligrafica, alternata a immagini che richiamano la tragedia.
Ingresso 10 euro.