Aggredito autista a Saronno: “Situazione invivibile, lavorare nel Tpl non è più sicuro”
È il quadro che dipinge Uiltrasporti Lombardia in merito al trasporto pubblico locale lombardo. L'ultima aggressione denunciata è di giovedì 14 marzo a Saronno
Aggressioni, minacce e insulti parte del lavoro quotidiano degli autisti di autobus. È il quadro che dipinge Uiltrasporti Lombardia, la Federazione di categoria della UIL, in merito al trasporto pubblico locale lombardo. L’ultima aggressione è infatti di giovedì 14 marzo a Saronno, sulla linea 4, quando un uomo salito a bordo del pullman ha rivolto minacce verso l’autista, che è riuscito a scongiurare il peggio anche grazie all’intervento delle forze dell’ordine.
«La Uiltrasporti Lombardia, esprime la solidarietà e la vicinanza al collega della Stie, vittima dell’aggressione di ieri – dichiarano dalla federazione -. Siamo di fronte ad una situazione invivibile, lavorare nel trasporto pubblico locale non è più sicuro. Non è accettabile che un servizio importante e necessario come quello del Tpl verta in queste condizioni».
Aggiungono dal sindacato: «Non possiamo permettere che il settore del Tpl continui ad essere esposto in questo modo alla mercé di un crescente disagio sociale, ma anche da una mancata attenzione e considerazione di tutti, che evidentemente non hanno cosi al cuore la salute e la salvaguardia delle lavoratrici e dei lavoratori del Tpl».
A confermare la situazione di tensione anche Angelo Bonomo, delegato della Uiltrasporti e autista per la Stie. «Siamo esausti, è una situazione inaccettabile. Abbiamo scritto tante volte al Prefetto, ma non ci sono mai state delle risposte. Tutti i giorni andiamo a lavorare, ma non sappiamo se o come torneremo a casa».
«Il più delle volte si tratta di ragazzini, che in gruppo si fanno forti – continua il lavoratore -. Non c’è più rispetto per le persone che lavorano e per le persone più grandi e questi sono i risultati». La soluzione? «Avere delle pattuglie che girano tra gli autobus, è l’unico modo».
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