Che relazione c’è tra le fatiche dei genitori e il temperamento dei neonati?
La ricercatrice dell'Università Bicocca Laura Zampini, residente a Vedano Olona, propone ai neogenitori con figli fino a 8 mesi la compilazione di un questionario
Foto di Rebecca Scholz da Pixabay
Che il benessere dei figli sia legato al benessere dei genitori è assodato. Ma quale sia la relazione tra le fatiche percepite dai genitori nei primi mesi dopo il parto e il temperamento mostrato dal bambino è un campo tutto da indagare.
Se ne occupa la ricercatrice dell’Università Bicocca di Milano Laura Zampini, residente a Vedano Olona che ha messo a punto un nuovo questionario (DISPONIBILE A QUESTO LINK) dedicato ai neogenitori con figli fino a 8 mesi di vita.
Già la ‘anno scorso Zampini e colleghi avevano affrontato il tema delle fatiche genitoriali con un’indagine (A QUESTO LINK) volta ad indagare quell’ampia “zona d’ombra fatta di sforzi e difficoltà quotidiane che non viene considerata e tanto meno valutata nel raccontare l’esperienza di diventare genitori”.
FATICHE GENITORIALI E TEMPERAMENTO DEI NEONATI
La nascita di un bambino comporta uno stravolgimento degli equilibri dei ritmi e dello stile di vita dei genitori. La scelta di avere un figlio è legata a una serie di aspettative positive che non sempre si verificano.
Anche senza incappare in patologie, può capitare che l’attesa felicità sia messa in crisi da una serie di difficoltà quotidiane che incidono sulle dinamiche familiari, scatenando sensi di colpa o di inadeguatezza nelle mamme e nei papà.
«Gli studi svolti sui nuclei familiari con bambini piccolissimi, fino a 6 o 8 mesi dal parto, di solito valutano lo stato di salute mentale del genitore, come ansia o stress – spiega Zampini – ma non gli aspetti più concreti, spesso faticosi, legati alla quotidianità con i neonati. Ci interessa chiarire in che modo le fatiche genitoriali entrino in relazione con il temperamento del figlio».
IL QUESTIONARIO
La procedura prevede la compilazione, in forma anonima, di un questionario della durata di circa 30 minuti.
Dopo alcune domande anagrafiche socio-demografiche sulla famiglia, a ciascuno sarà chiesto di rispondere ad alcune domande relative alla personale percezione delle difficoltà legate al prendersi cura del figlio.
Inoltre un’altra parte del questionario riguarda il proprio stato attuale di benessere, il supporto ricevuto dalle persone vicine e il temperamentodel bambino.
La partecipazione al questionario è libera e consentirà di aiutare la ricerca per capire meglio le relazioni tra fatiche quotidiane dei geitori e temperamento dei neonati.
Il questionario è disponibile per la compilazione a QUESTO LINK.
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