Dai classici all’intelligenza artificiale, le opere di Andrea Ravo Mattoni in mostra al Castello di Masnago

Dall’affresco alla digitalizzazione. Dalla bomboletta spray all’intelligenza artificiale. Dai muri delle città ad un museo. Andrea Ravo Mattoni ha sempre amato sperimentare, usare l’immagine per renderla altro. Conosciuto per lo più come street artist per la riproduzioni di opere classiche sui muri delle città di Varese e di tutta Europa, Ravo nasce come pittore e artista a tutto tondo.

La mostra in programma al Castello di Masnago permetterà di conoscere le sue diverse anime. In “Andrea Ravo Mattoni – Img2img – Pittura, copia e intelligenza artificiale” in programma dal 6 aprile (inaugurazione alle 18) porta opere d’arte che nascono dall’intelligenza artificiale.

«Sono felice di poter presentare la mia prima personale museale proprio a Varese, la mia città e dove tutto è iniziato. Sono conosciuto per il Caravaggio che feci nel 2016 e per le altre esperienze in giro per il mondo. Da due anni a questa parte però uso una nuova tecnologia che è quella dell’intelligenza artificiale e in mostra si potranno vedere anche queste mie ultime opere, poi tradotte in pittura a spray, ad acrilico o in disegno».

Andrea Ravo Mattoni spiega che per farlo utilizza un programma che ha generato lui stesso, così che il copy dell’opera resti di sua proprietà: «Il prompt (il comando iniziale) è l’immagine che nasce da una mia descrizione. È lo stesso tipo di processo che facevo anche con il classicismo, ovvero tradurre a bombolette spray il risultato di un’immagine. In questa mostra svelerò sette portali, sette direzioni diverse del mio percorso artistico. È il momento per me di far vedere tutte queste mie direzioni che possono essere fuse assieme, dove il comune denominatore resta la bomboletta spray».

Il percorso in mostra vedrà quindi venticinque opere, anche di grandi dimensioni in dialogo con gli affreschi quattrocenteschi della permanente del Castello, in modo particolare con “Sere d’autunno o Volpazzo” di Pellizza da Volpedo (1903).

La mostra è curata da Monica Guadalupi Morotti e Andrea Ceresa che hanno sottolineato la volontà di celebrare un artista varesino, oramai conosciuto in tutta Europa, presentando un percorso e una mostra inedita. Dopo Varese, Ravo Mattoni esporrà altrove e anche il sindaco di Varese Davide Galimberti ha voluto sottolineare l’unicità dell’esposizione: «Credo sia la prima dove c’è l’intelligenza artificiale come esperienza. Una mostra che ha la possibilità di avvicinare un pubblico più ampio oltre a quello tradizionale». Continua l’assessore alla Cultura Enzo Rosario Laforgia che spiega l’importanza di avere a che fare un tema innovativo: «Ricordo quando è nata la Street Art, un momento nuovo per l’arte. Oggi come allora ci troviamo davanti a qualcosa di nuovo e come altre stagioni dell’arte non deve spaventare ma va capito nella sua unicità».

Durante il periodo della mostra, dal 6 aprile fino al 28 luglio 2024, sono in programma eventi collaterali. Incontri con esperti di arte e intelligenza artificiale che verranno comunicati sul sito e sui social del Castello di Masnago.