Il grido d’allarme del PD di Varese su lavoro nero e false partite iva
Il segretario cittadino Manuela Lozza e il membro della direzione Roberto Agrati propongono la costituzione di tavoli di monitoraggio per contrastare il precariato nel mercato del lavoro
La segretaria PD di Varese, Manuela Lozza, insieme a Roberto Agrati, membro della direzione cittadina, ha sollevato una preoccupante questione riguardante il mondo del lavoro. In un comunicato congiunto, hanno denunciato la diffusa pratica del lavoro nero e delle false partite Iva, che minano la qualità e la sicurezza delle condizioni lavorative in Italia.
Lozza e Agrati hanno sottolineato che l’opacità nelle posizioni lavorative e il mancato rispetto dei rapporti dichiarati comportano l’emergere di un mondo sommerso, in cui è estremamente difficile eseguire controlli efficaci. Questo fenomeno, secondo loro, danneggia gravemente il tessuto del lavoro, minando i diritti dei lavoratori e compromettendo la sicurezza nei luoghi di lavoro.
In particolare, è stata evidenziata la questione delle false partite Iva, utilizzate per mascherare rapporti di lavoro dipendente e abbattere i costi salariali e previdenziali. Secondo Agrati, ci sarebbero circa 400.000 casi di “false partite”, che di fatto operano in condizioni di subordinazione, contravvenendo alla legge. A questo proposito, è stato citato l’articolo 69 bis del DLGS 276 del 2003, che qualifica come lavoro dipendente le prestazioni effettuate da persone con partita Iva in determinate condizioni. Tuttavia, sembra che molte di queste false partite IVA non rispettino tali criteri, operando sostanzialmente come dipendenti.
Lozza ha sottolineato come questo fenomeno si sommi al dilagare del lavoro nero, peggiorando ulteriormente le condizioni di lavoro e rendendo difficile l’applicazione di controlli efficaci. Di fronte a questa situazione, i rappresentanti del PD di Varese hanno chiesto un intervento tempestivo da parte del Governo per far rispettare la legge e aumentare i controlli sul territorio. Hanno inoltre proposto la creazione di tavoli di monitoraggio, coinvolgendo istituzioni, ordini professionali e sindacati, per contrastare il precariato e garantire condizioni lavorative dignitose e sicure. In conclusione, Lozza e Agrati hanno ribadito l’impegno del PD a difendere i diritti dei lavoratori e a promuovere un ambiente lavorativo sano, basato su legalità, formazione e sicurezza.
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