L’università Liuc coinvolta nella prima “via dell’acqua” italiana
Si è svolto in occasione della Giornata Mondiale dell'Acqua un evento che ha visto la presentazione del progetto Regional Water Route e degli studenti delle scuole superiori del territorio
Anche quest’anno la LIUC, con un’iniziativa dedicata alle scuole del territorio, ha celebrato la Giornata Mondiale dell’Acqua L’evento ha visto la presentazione del progetto Regional Water Route, a cui LIUC aderisce come nodo dell’European Route of Industrial Heritage, un’iniziativa nata nel 1999 dallo stimolo del Consiglio d’Europa che invitava gli Stati membri a presentare progetti relativi alla comune identità culturale del Continente.
Il progetto Regional Water Route – Vie d’acqua della Val Padana è promosso da Musil – Museo dell’industria e del lavoro di Brescia, Fondazione AEM Gruppo A2A, Fondazione ISEC, ANBI – Lombardia e l’Associazione culturale Crespi d’Adda e ha l’obiettivo dei valorizzare il rapporto tra uomo e acqua in una prospettiva che tenga conto del complesso intreccio tra sfruttamento dell’energia idroelettrica, attività agricole e industriali, sostenibilità ambientale.
La prima “via dell’acqua” italiana
LIUC sarà coinvolta nella creazione della prima “via dell’acqua” italiana, un percorso di turismo industriale che si propone di promuovere un accesso sostenibile verso luoghi che raccontino la storia delle industrie e delle attività produttive del territorio.
Come spiegato dall’esponente di Green Transition Hub «il mondo industriale non è rimasto indifferente alla sfida della conservazione dell’acqua – innovazione tecnica e innovazione manageriale sono le chiavi per “inventare” soluzioni che riducono consumi e sprechi di acqua».
Inoltre l’incontro è stato l’occasione per coinvolgere gli studenti delle scuole superiori del territorio sui temi della sostenibilità e dell’archeologia industriale attraverso un’attività interattiva inserita nel progetto Heritage industria e territorio sostenuta con il contributo della Fondazione Comunitaria del Varesotto Onlus.
Il coinvolgimento degli studenti
I ragazzi presenti alla mattinata, del Liceo Crespi di Busto Arsizio, Liceo di Viale di Tigli di Gallarate, liceo Cairoli e dell’Istituto fermi di Castellanza, hanno partecipato ad una caccia al tesoro, utilizzando l’App Action Bound, per conoscere il Cotonificio Cantoni a fini turistici, con tanto di selfie con gli scoiattoli. Gli studenti saranno infatti chiamati a collaborare alla creazione e alla sperimentazione di un’App per la visita del sito su cui sorge l’Università, un tempo sede del Cotonificio Cantoni, e di luoghi di archeologia industriale in Valle Olona. Grazie alla App, sarà possibile creare percorsi autoguidati e potranno essere realizzate anche versioni in più lingue (grazie ai ragazzi del corso potenziato di lingue del Fermi) per agevolare i visitatori stranieri di accedervi.
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