Prima uscita pubblica da candidata sindaca per Nadia Cannito: “Voglio una Malnate da vivere”
Serata di presentazioni per la candidata del Pd e della Lista Insieme. "Abbiamo tentato in tutti i modi di tenere salda la coalizione ma purtroppo non è stato possibile perché lei non ha accettato a fare un passo a lato"
Sono passate due settimane da quando il Pd e la lista Insieme hanno comunicato che il loro candidato sindaco per le prossime elezioni amministrative sarà Nadia Cannito. E la serata di giovedì 14 marzo è stata quella della prima uscita pubblica in veste di candidata per colei che attualmente copre il ruolo di assessore con deleghe a bilancio, patrimonio, lavoro e “Città dei Bambini”. E sono state tante le persone che si sono presentate al 57otto Bistrot, luogo della presentazione, comprese alcune figure politiche di spicco come il sindaco di Varese Davide Galimberti, il consigliere regionale ed ex sindaco malnatese Samuele Astuti, il senatore Alessandro Alfieri e la segretaria provinciale del Pd Alice Bernardoni.
Professoressa di scuola secondaria di primo grado, 49 anni, a introdurre la serata di presentazione di Nadia Cannito è stato un altro assessore, Jacopo Bernard, che ha chiamato al microfono per un saluto prima Maria Croci, capofila della Lista Insieme, ed Enrico Torchia, esponente del Pd malnatese.
La parola è poi passata al senatore Alessandro Alfieri: «Sono felice di essere qui perché è facile esserci quando tutto va bene, è più difficile quando le cose si fanno difficili e dobbiamo essere sinceri: è un momento complicato. La nostra forza però è la capacità di fare gruppo, stringerci e metterci al lavoro dietro a Nadia per farla diventare sindaca di Malnate. Sono affezionato a questa comunità, ho conosciuto tante persone che ho imparato ad apprezzare per il loro lavoro al servizio della comunità. Ho imparato a conoscere Nadia per la sua determinazione e tenacia, abbiamo lavorato insieme per portare dei soldini a malnate con progetti importanti. Spero che, come fatto in passato, anche questa volta si riesca a portare a termine il progetto. Credo che si possa ritrovare l’entusiasmo della campagna del 2011 quando ha vinto Samuele Astuti».
Dopo il saluto e il commento della figlia Lara e dell’ex presidente del consiglio comunale, Giacomo Sansone, è stata la candidata a fare le prime dichiarazioni nel ruolo: «Avervi tutti qui è bellissimo, ringrazio per le parole di stima spese per me stasera. Vorrei presentarmi: sono nata e cresciuta a Malnate ma le mie origini, tra genitori e nonni, vengono da diverse zone d’Italia. Con mio marito Gianni abbiamo scelto Malnate per vivere e crescere nostra figlia, seguendola in prima persona anche nella vita scolastica. Attualmente insegno a Venegono Inferiore, il mio impegno nella comunità di Malnate è iniziato nel 2016 da difensore civico, una figura nuova per bambini, adolescenti e famiglie. Sono stata parte attiva della Città dei Bambini e tutte queste esperienze mi hanno permesso di conoscere le problematiche di questo territorio. Ho quindi accettato con entusiasmo quando mi hanno chiesto di candidarmi nel 2019, diventando così assessore al bilancio, anche se vengo da un altro ambito essendo laureata in filosofia. Ho dovuto studiare molto e ampliare le mie conoscenze nella materia, ma mi hanno aiutato diverse persone. Il Comune di Malnate è cresciuto tanto».
«Ho deciso di candidarmi sindaco – conclude Cannito – e voglio dirvi qual è la mia visione per la città. La Malnate che voglio è quella che sfrutta tutte le sue potenzialità, che sono tante e molte ancora sono da potenziare. Voglio che tutti possano sentirsi parte di una comunità che coinvolga. Vogliamo trovare un equilibrio tra parcheggi e piste ciclabili, con una visione chiara che aiuti sia le persone a muoversi, sia le attività commerciali a lavorare. La Malnate che voglio è un luogo dove ci si possa impegnarsi, costruire e divertirsi pensando al futuro. La Malnate che desidero è quella in cui tutte le frazioni valgono. Bambini e anziani devono avere i proprio spazi, e un elemento fondamentale per noi sarà la cura del territorio. La Malnate per la quale mi impegno è una città da vivere».
Ma il centrosinistra partirà diviso per queste elezioni, dopo lo strappo con Malnate Sostenibile e il sindaco Irene Bellifemine. «Abbiamo chiesto diversi tavoli – spiega Cannito – in cui poter mettere sul piatto il nome di altre persone per la candidatura di sindaco in quanto riteniamo che lei (Irene Bellifemine, ndr) non sia stata in grado di dare le giuste risposte ai cittadini rispetto a diverse problematiche. Inoltre c’era la difficoltà di vedere nel suo nome una candidatura forte e questo ci ha portato a fare una riflessione rispetto ad altri nomi ma c’è stata una chiusura totale da parte del suo gruppo. Abbiamo proposto le primarie ma anche questo cammin non è stato intrapreso, a quel punto abbiamo deciso di staccarci e provare a camminare da soli con Pd e Lista Insieme. Questa è la problematica che è sorta, legata solo al suo nome; abbiamo tentato in tutti i modi di tenere salda la coalizione perché crediamo fosse importante avere un fronte unito ma purtroppo non è stato possibile perché lei non ha accettato a fare un passo a lato».
«Abbiamo preso un impegno con i cittadini – prosegue la candidata – e pensiamo di portarlo a termine perché pensiamo di non dover affidare a un commissario esterno quelle che sono le ultime importanti delibere che dobbiamo portare avanti, non ultimo il consuntivo di bilancio. Quindi abbiamo dato la nostra disponibilità a rimanere in giunta, portare avanti le cose che sono sul tavolo e riuscire a raggiungere gli obiettivi dei diversi assessorati, ma poi le strade si divideranno. Io arrivavo da un’esperienza importante dall’assessorato al bilancio che è stato molto complesso in questi anni, pensando alla pandemia ma anche alla struttura del comune di Malnate che si è allargata notevolmente. Non è stato facile mantenere inalterati i servizi con l’aumento della spesa e la diminuzione delle entrate rispetto ad alcuni settori. Per cui è stato un lavoro impegnativo che mi ha permesso di crescere e mi ha dato forza ed energia per credere di poter intraprendere questo nuovo cammino. Ho ideali e valori che mi piacerebbe realizzare all’interno di questo progetto, che penso possa essere importante per la mia città».
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