Saronno apre le porte alle Giornate del Fai di Primavera
Fiore all'occhiello delle due giornate Fai a Saronno, il chiostro e l’archivio della storica ditta dolciaria Lazzaroni, inventrice del noto amaretto del chiostro di Saronno
La città di Saronno apre le sue porte alla 32° edizione delle Giornate FAI di Primavera, il più importante evento di piazza per scoprire un’Italia meno nota, di luoghi solitamente inaccessibili, dalle grandi città ai borghi, da veri e propri monumenti a luoghi curiosi e inediti.
Da oggi, fino a domani, domenica 24 marzo, cittadini e visitatori avranno l’opportunità di scoprire angoli meno conosciuti di Saronno. Ad aprire solo nella giornata di sabato, il chiostro e l’archivio della storica ditta dolciaria Lazzaroni, inventrice del noto amaretto del chiostro di Saronno. Dal 1909 la famiglia ha sede nell’antico convento annesso alla chiesa di San Francesco, dove al suo interno viene custodito un importante archivio industriale in cui negli anni la famiglia ha raccolto i materiali storici.
Ad accompagnare negli archivi dell’azienda saronnese il primo gruppo di visitatori lo storico dell’arte Sergio Beato, sostituito poi dagli apprendisti ciceroni del Liceo scientifico GB Grassi di Saronno.
«Un encomio al Fai, per mezzo del quale è possibile visitare e apprezzare i tantissimi beni di cui il nostro paese è ricco – ha dichiarato Paolo Lazzaroni, presente insieme al figlio Luca questa mattina alle visite guidate -. Sono molto contento di poter accogliere visitatori ed aprire il convento e l’archivio, che per la città di Saronno hanno una storia importante».
In foto, gli apprendisti ciceroni del GB GrassiTra sabato e domenica sarà possibile assistere ad una visita guidata al Museo delle Industrie e del Lavoro Saronnese (Mils), che offre un’occasione unica per comprendere il passato industriale del Saronnese.
Saranno inoltre aperti alle visite “Casa Morandi”, costruita nel 1590 come luogo di ristorazione dei pellegrini che si recavano in visita al Santuario della Beata Vergine dei Miracoli di Saronno, il Teatro Giuditta Pasta, che porta il nome della grande cantante lirica saronnese e la storica Villa Gianetti, costruita nel 1919 in stile neo-rinascimentale lombardo dalla famiglia degli industriali Gianetti.
Villa GianettiA far da guida oltre 80 volontari Fai, tra i quali anche gli apprendisti ciceroni del liceo scientifico Grassi di Saronno, del liceo artistico Tosi e del liceo classico Crespi di Busto Arsizio.
Per prenotare le visite e verificare gli orari di apertura dei siti, consultare il sito del Fai.
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